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Spedizione nelle alpi albanesi per gli speleologi di Martina Franca Dal 12 agosto

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Di seguito un comunicato diffuso dai responsabili:

Partirà sabato 12 agosto, “Shtares 2023” la spedizione estiva esplorativa in Albania organizzata dal Gruppo Speleologico Martinese (GSM) che vedrà la partecipazione di diversi speleologi provenienti da diversi paesi europei. Questa sarà la sesta estate che i martinesi passeranno sulle Alpi Albanesi precisamente nel  Parco Regionale Nikaj-Mërtur. Dopo una prima spedizione perlustrativa nel 2014 con il Gruppo Faentino, sono nati i progetti Curraj (2015 e 2016) e Shtares (2017, 2018, 2019 e 2022), in fruttuosa collaborazione tra GSM, GS Faentino, GSB-USB e La Venta e sotto l’egida di SSI. Quest’anno oltre al patrocinio della Federazione Speleologica francese (FFS) e dell’SSI, si aggiunge il patrocinio e il sostegno economico dell’International Union of Speleology (UIS) grazie alla partecipazione alle esplorazioni di Continent 8 (Francia), degli svizzeri dell’Institut Suisse de Spéléologie et Karstologie (ISSKA).

“L’anno scorso – ha commentato il capo spedizione Donatella Leserri – abbiamo continuato l’esplorazione della grotta Shpella Shtares che si è concessa a noi per ben 5,6 Km di condotte e di gallerie, abbiamo effettuato studi meteorologici, geologici e biospleologici conseguendo diverse scoperte scientifiche. Quest’anno ci aspettano altre risalite da esplorare in grotta e le aspettative sono davvero alte.

Il gruppo esplorativo sarà diviso in due squadre: una prima guidata dagli italiani del GSM coadiuvati dagli svizzeri dell’ISSKA che stabilirà il campo base ai piedi del massiccio, versante orientale (1200 m) per proseguire le esplorazioni della Grotta Shtares e la seconda squadra, guidata dai francesi di Continent 8, stabilirà il campo base in quota (2000 m) partendo dal versante nord-ovest per cercare un ingresso alto in quota.

“Quest’anno – ha commentato Alessandro Marraffa, responsabile scientifico della spedizione – potenzieremo il campo interno alla grotta con due postazioni che permetteranno il bivacco, dando la possibilità agli speleo di lavorare più giorni consecutivamente. Verranno, infatti, montate due tende che fungeranno da punto ristoro e da stallo notturno. Come già avvenuto durante la spedizione “Shtares 2022” tutti i rifiuti biologici e no saranno portati fuori dalla cavità per essere smaltiti e differenziati all’esterno. Questo ci permetterà di avere il minimo impatto sulle comunità biologiche anche endemiche che vivono in questa grotta. Negli anni scorsi abbiamo identificato un nuovo genere e tre nuove specie troglobie (Riberius n.gen.  stillicidii n. sp., Kircheria dritae n.sp., Anthroherpon shtarensis n. sp.) che hanno reso la grotta di notevole interesse scientifico ed evolutivo.”

Gli studi saranno rivolti non solo alla biospeleologia ma anche alla meteorologia interna della cavità caratterizzata da forti correnti d’aria che indicano grandi volumi ancora inesplorati e ingressi alti tutt’ora sconosciuti. L’interesse quindi verterà sulle indagini dell’evoluzioni delle temperature legate alla ventilazione e iniziate negli anni passati con l’installazione di diversi sensori,  nonché sull’indagine geologica in situ.

“La particolarità di Shtares 2023 rispetto agli anni precedenti, è di prevedere due campi esplorativi sullo stesso Massiccio, abbastanza distanti da dare la possibilità di esplorare due zone diverse, ma allo stesso tempo abbastanza vicini d’assicurare una comunicazione regolare tra i due gruppi e garantire la sicurezza delle squadre. Il campo in quota sarà in completa autonomia per circa 9 giorni, e gli sforzi saranno orientati alla prospezione degli ingressi alti che potenzialmente possono ricongiungersi alla Shtares”, dichiara Arnauld Malard, responsabile di spedizione per il gruppo francese.

“Avere la possibilità di continuare a esplorare la Shpella Shtares assieme a speleologi provenienti da mezza Europa è un’occasione di crescita per il nostro gruppo – ha dichiarato il presidente del GSM Michele Marraffa – “Shtares 2023” ci permetterà di confrontarci con tecniche e visioni differenti dalla nostra. Inoltre avere il sostegno della UIS ci rende davvero orgogliosi e permette alle nostre attività di avere, ancora una volta, un carattere internazionale. Colgo l’occasione per ringraziare per il supporto: il Servizio Regionale Puglia del Soccorso Alpino e Speleologico, di Tiberino – Outfood, la società Beal e le associazioni francesi quali la Comité Départemental de Spéléologie du Doubs, l’Association des Compagnons de la Nuit Minérale.”

Il rientro in Italia è previsto per il 27 agosto.

 

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