Raffaele Sollecito dice: “sono stato vittima di un clamoroso giudiziario”. Amanda Knox si definisce sollevata e contenta e dall’America, di fatto, annuncia anche una richiesta di risarcimento. Le motivazioni della sentenza con cui la Cassazione ha assolto l’ingegnere di Giovinazzo e la Knox, al termine del lungo procedimento per l’assassinio di Meredith Kercher (studentessa inglese uccisa a coltellate la notte dell’1 novembre di otto anni fa a Perugia) suscitano questi commenti. La corte suprema ritiene essere stato impossibile stabilire, oltre ogni ragionevole dubbio, la colpevolezza dei due perché l’articolarsi dell’inchiesta e del procedimento è stata caratterizzata da “colpevoli omissioni”, clamorose “defaillances” e le motivazioni della sentenza definitiva sono tutte di questo tenore.