Il caos nelle stazioni delle Ferrovie sud est, oggi, è legato al blocco dei 21 treni più nuovi, quegli Atr 220 costruiti in Polonia, costati molti milioni di euro e pericolosi per difetti (stando a relazioni tecniche) a freni, ruote e telai dei carrelli. Ed è un caos vero, con viaggiatori che si sono presentati nelle stazioni ad attendere treni mai partiti perché soppressi, sin dall’alba, oppure sostituiti con veicoli anche di mezzo secolo fa. Esempio: alle 11,37 è partito, alla volta di Bari, il treno da Martina Franca, locomotore del 1959. Ci sono anche le corse sostitutive con i pullman,
Prospettive: domani sarà una replica.Poi il sabato e (addirittura con le stazioni chiuse) la domenica. Quindi, lunedì: non un lunedì qualunque. Alcuni inizieranno già ad andare a scuola, nella settimana che segna l’inizio formale delle lezioni, nella regione: 15 settembre. I primi, non pochi genitori, si sono già recati nelle stazioni ferroviarie, per capire il da farsi. Se solo lo sapessero, nelle stazioni.
Di seguito un comunicato diffuso dal parlamentare Gianfranco Chiarelli:
Le notizie di stampa di questi giorni disegnano un quadro a dir poco disastroso in relazione alle condizioni in cui, i tanti lavoratori pendolari, e fra pochi giorni la popolazione studentesca, si ritrovano a causa delle inefficienze del servizio offerto da Ferrovie Sud Est. Mentre si continuano a registrare malfunzionamenti dei passaggi a livello, per i quali ho predisposto una interpellanza parlamentare, si apprende oggi della soppressione di numerose corse in tutta la Valle d’Itria, pare, perché sarebbero stati bloccati i nuovi ATR 220, per i quali erano stati segnalati problemi tecnici relativi al sistema frenante. Sempre dalla stampa apprendiamo che nessun avviso preventivo sia stato diramato per avvertire almeno l’utenza. Da troppo tempo si trascina una situazione che, tra responsabilità penali da accertarsi e quelle politiche addebitabili con certezza a chi aveva il dovere di controllare, ha causato e continua a causare gravi disagi per una ampia platea di utenza. Le inefficienze del trasporto ferroviario unite alla lunga interruzione del trasporto stradale dovuto al sequestro della SS. 172, hanno di fatto pregiudicato l’intera stagione estiva e ora il rischio è che si ostacoli la regolare ripresa delle attività scolastiche. Governo centrale e regione si decidano a individuare soluzioni prima che si registri un blocco totale della movimentazione ferroviaria locale, penalizzando i tanti pendolari e studenti che quotidianamente si spostano per raggiungere il posto di lavoro o l’istituto scolastico.