Il giorno prima degli scrutini la mamma dello studente fu messa al corrente della situazione scolastica del figlio, dai professori. Il figlio, al termine dell’anno scolastico, fu bocciato.
La mamma ha presentato ricorso amministrativo. Si è basata su una legge risalente a dieci anni fa: le famiglie devono essere puntualmente messe al corrente del percorso scolastico dei loro figli e dei progressi (o meno) nell’apprendimento. Cioè, nel caso specifico: non saperlo a un giorno dalla fine.
Il Tar di Bari ha dato ragione alla signora. Il cui figlio sedicenne sostiene gli esami di riparazione grazie alla sentenza del tribunale amministrativo regionale.
Notizia diffusa dalla Gazzetta del Mezzogiorno.