A Brindisi, come era successo a Lecce qualche giorno fa, il rientro a scuola è stato all’insegna del freddo. Negli istituti superiori, che prima erano di competenza delle Province, inizia a scarseggiare il carburante per i termosifoni, perché le Province, appunto, non hanno più competenza (riforma Delrio: nella foto il sottosegretario) solo che non si è capito bene chi, a questo punto, debba metterci il carburante, nei termosifoni degli istituti. Così, dove finisce, si fa dura. La situazione, per ora a macchia di leopardo, è destinata solo a peggiorare. E non solo per quella provincia.
Si può aggiungere, passando all’università, che a Taranto sono in ferie forzate i dipendenti di Isolaverde in attesa dei nuovi contratti con la Provincia, così il portone dell’università, ex caserma Rossarol, è chiuso. Perché non c’è personale ausiliario, vedi vigilanti.
Tornando a Brindisi: il rientro a scuola è stato da incubo anche per il problema delle mense scolastiche. L’appalto è stato vinto da un’azienda di Bolzano che però non ha un centro cottura. Quindi, nelle condizioni attuali, non è in grado di cucinare. Ieri si è svolto un incontro fra responsabili del Comune ed esponenti del sistema scolastico (insegnanti e genitori) per cercare di venire a capo del problema. Da oggi si tenta con le convenzioni, da parte dell’azienda vincitrice, con qualche centro cottura locale. Ma la disorganizzazione impera. E sulla sicurezza alimentare e igienica di tutta questa operazione, ci sono non poche perplessità.