Oggi pomeriggio alle sei, in consiglio comunale, a Villa Castelli si discuterà l’ordine del giorno. Come è normale in una seduta consiliare. Il punto è capire se sia normale la situazione di Villa Castelli, considerato che a ridosso di Natale il tribunale amministrativo regionale-sezione di Lecce, ha sentenziato l’annullamento del bilancio 2014. Di norma, secondo chi aveva proposto quel ricorso al Tar, il consiglio comunale deve essere sciolto perché, appunto, l’attività è basata su una cosa annullata. Che non esiste. E che, come conseguenza, ha tutti gli altri atti inesistenti, per quell’esercizio finanziario e quelli successivi. Fra l’altro, col bilancio annullato, ovvero in piena mancata approvazione, c’è lo scioglimento del consiglio comunale.
E invece il viceprefetto vicario di Brindisi ha detto ieri al sindaco di Villa Castelli che può andare avanti.
Avrà pure le sue ragioni il viceprefetto, legge alla mano, fanno osservare i ricorrenti, ma la sentenza parla pure chiaro: il bilancio 2014 è annullato. Come si può mantenere in vita una cosa basata sul nullo? O, per meglio dire, sul nulla? Oggi si celebrerà la seduta di consiglio comunale ma, questa è l’aria che tira, prepariamoci alle (non poche) carte bollate, ad annullamenti e richieste, a sentenze, interrogazioni e tutto il corredo di un percorso amministrativo inevitabilmente tortuoso. A proposito, il ministero dell’Interno, cosa aspetta a far arrivare a Brindisi il nuovo prefetto, date le situazioni di emergenza che ci sono (non ultima questa)?
(foto: fonte comuniverso.it)
Mi scusi Direttore ma si può riapprovare un atto annullato? Bho? Così facendo non serve a nulla il termine dei venti giorni! Bho?