Di seguito il comunicato:
«Concreto. Paesaggi, materie, architetture», il nuovo libro di Nicola Signorile, pubblicato da Mario Adda Editore, si presenta mercoledì 12 febbraio alle 18, nel Museo Civico di Bari (strada Sagges 13), per la rassegna «Libri&Città», di LabICity e Libreria Laterza, con il patrocinio del Politecnico di Bari e dell’Ordine degli Architetti, Pianificatrori, Paesaggisti e Conservatori di Bari. Introduce e modera Nicola Martinelli (Poliba). Saluti di Mariella Annese (Poliba). Discutono con l’autore l’architetta Antonella Mari, il sociologo Sergio Bisciglia (Poliba), Nicola Cavallera (consigliere dell’Ordine Appc, ass. Barium). Interverrà Giovanna Iacovone, vicesindaca di Bari e assessora alla Rigenerazione urbana e sociale.
Nel volume «Concreto» sono raccolti reportage, scritture e saggi contro la retorica della bellezza, in difesa del pensiero sulle cose e del diritto alla città: i paesaggi urbani e rurali della Puglia attraversati al fianco del fotoreporter Uliano Lucas; le materie che trasfigurano in nuove sostanze e sfidano la dimensione virtuale e contaminano linguaggi della poesia e forme dell’abitare nello spazio pubblico; le architetture che reclamano giustizia sociale, partecipazione e ribellione.
Il libro contiene le fotografie di Uliano Lucas e di Francesco D’Agostino e illustrazioni di Renzo Piano, Leonardo Cremonini, Giuseppe Signorile, Onofrio Mangini, Tonino Cirielli, Vito Sangirardi.
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Dalle pagine del volume:
E anche tu, città rettangolare, inaccettabile e logica, nata dalla fretta e dalla guerra, sbocciata dal cemento armato. Nessuno ha voglia di parlare della città, se non è per qualcuno. Davanti a me nelle viscere della Bari sconosciuta, distesa contro il mare, gli autobus passavano radi, internandosi con urla di rapaci dentro vie che non portavano in nessun luogo.
E anche tu, città rettangolare, inaccettabile e logica, nata dalla fretta e dalla guerra, sbocciata dal cemento armato. Nessuno ha voglia di parlare della città, se non è per qualcuno. Davanti a me nelle viscere della Bari sconosciuta, distesa contro il mare, gli autobus passavano radi, internandosi con urla di rapaci dentro vie che non portavano in nessun luogo.
(…)Ma i cittadini non sono turisti. E per questo e necessario sopprimere i residenti, svuotare e trasformare gli immobili in b&b, case-vacanza, ristoranti e negozi se si vuole «borghizzare» un pezzo di città. La sostituzione del centro storico in «borgo» e il primo passo verso la bonifica sociale, presupposto della disneyzzazione, dalla quale non si salvano nemmeno monumenti, castelli e siti archeologici, aggrediti da «allestimenti multimediali esperienziali e immersivi». Per quanto possa apparire paradossale, diventa «borgo antico» addirittura una città murata, che ha origine nel neolitico, come Bari Vecchia (ed e notevole qui la sostituzione dell’appellativo vecchio con antico), che ha perduto negli ultimi anni oltre 500 famiglie per far posto al turismo mordi-e-fuggi.