Di seguito un comunicato diffuso dall’ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti:
La Direzione dell’Ospedale Miulli, insieme a tutto il personale medico e amministrativo, esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa del signor Michele M., residente a Gravina di Puglia, venuto a mancare prematuramente all’età di 59 anni. In questo momento di dolore, l’Ente Miulli rivolge un pensiero di forte vicinanza alla famiglia.
Al tempo stesso, si desidera rendere omaggio al gesto di straordinaria generosità compiuto dal signor Michele, il quale, con il suo consenso alla donazione degli organi, ha offerto una nuova speranza di vita a quattro persone. Grazie alla donazione del cuore, del fegato e dei reni, il suo altruismo continuerà a vivere attraverso coloro che hanno ricevuto questa preziosa opportunità.
Un sentito ringraziamento va al personale sanitario che, con professionalità e dedizione, ha reso possibile trasformare questa dolorosa perdita in un atto di solidarietà e di vita.
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Di seguito un comunicato diffuso dall’associazione “Mai più vittime sul lavoro”:
La sicurezza sul lavoro sarà realmente un diritto solo quando chi ha il dovere legale, politico, sindacale e morale di renderla reale deciderà di metterci la faccia, visto che i lavoratori ci rimettono la vita.
Tutto uguale sempre peggio, sul lavoro si continua a morire senza soluzione di continuità. Michele Mandolino a Santeramo, Francesco Mansueto a San Vito dei Normanni e altri in un sol giorno nel resto d’Italia. Tutti i giorni festivi compresi, cadono sul campo di battaglia del lavoro dipendenti e titolari, italiani e stranieri, sindacalizzati e no, contrattualizzati e a “nero”. Si muore nei cantieri edili e nelle campagne, nelle aziende e sulle strade, come il camionista di Gravina in Puglia Massimo Ciampo, la “Morte Bianca” non conosce frontiere, non è razzista, è democratica e apolitica.
La sicurezza sul lavoro è un diritto? La vita di ciascuno di noi è un dono prezioso, nessuno ha il diritto di calpestarla e portarcela via. La sicurezza sul lavoro in Italia è il diritto più calpestato nonostante sia il diritto più evocato. La sicurezza sul lavoro sarà realmente un diritto solo quando chi ha il dovere legale, politico, sindacale e morale di renderla reale deciderà di metterci la faccia, visto che i lavoratori ci rimettono la vita.
“Mai Più Vittime sul Lavoro” sta urlando da tempo che la sicurezza sul lavoro è prevenzione, la prevenzione è Informazione e formazione da una parte, legalità e stipendi adeguati dall’altra parte.
Finta formazione e stipendi da fame, rappresentanti e difensori dei lavoratori tali solo a parole, uomini e donne che per portare il pane a casa accettano ogni rischio ed ecco servita a festa la tavola della “Morte Bianca”. Stiamo urlando che è arrivato il momento che i veri colpevoli siano smascherati e che noi tutti siam colpevoli sino a quando non fermiamo questa strage.
Le morti zero sul lavoro sono possibili, la fatalità o i “tavoli” a cui partecipare e nuove leggi miracolose sono solo l’alibi di chi da troppi anni è spettatore di questa mattanza.
Fermiamo la strage, fermiamo i colpevoli.