Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:
I Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di C.M. 31enne, pregiudicato per reati specifici, residente a Capurso (BA), ritenuto responsabile di furto aggravato ed indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento continuato. Il provvedimento scaturisce dalle investigazioni svolte militari che hanno consentito di dimostrare come il 31enne, nello scorso mese di dicembre, dopo aver sottratto un postamat con relativo codice p.i.n. ad una casalinga 50enne che era riuscito a raggirare, aveva effettuato 4 indebiti prelievi, per complessivi 2.000,00 euro, presso uffici postali della zona, nei giorni 14, 15, 16 e 17 dicembre 2018.
Le indagini compiute dai Carabinieri, abbinate ad una buona memoria fotografica da parte della vittima, consentivano di giungere all’identificazione del malfattore grazie anche alle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza della città che permettevano di individuare il soggetto nei giorni e negli orari di interesse e nei suoi spostamenti, giungendo anche all’utilitaria che aveva in uso. Nel corso di una perquisizione domiciliare a carico del predetto i Carabinieri rinvenivano e sequestravano i vari indumenti indossati dallo stesso durante gli indebiti prelievi ai postamat.
C.M. è stato così arrestato ed è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, come disposto dalla competente A.G..
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Ieri sera i militari della Sezione Radiomobile della Compagnia di Barletta, con il determinante aiuto di un militare effettivo alla Compagnia Carabinieri di Andria, libero dal servizio, hanno arrestato P.M., 25enne, pregiudicato di Cerignola, il quale unitamente ad altri tre complici, tutti travisati da cappellini neri, è stato sorpreso mentre tentava di rubare una vettura parcheggiata nelle vicinanze. L’immediato intervento dei militari, attivamente coadiuvati dal collega che aveva notato poco prima i quattro aggirarsi con fare sospetto all’esterno del parcheggio del supermercato Coop di Via Raffaele Di Bari, ha consentito di bloccare il soggetto che era alla guida di un autovettura sportiva, risultata oggetto di furto pochi giorni prima ad Alba Adriatica (TE), mentre gli altri tre sono riusciti a dileguarsi per le via limitrofe a piedi. Tratto immediatamente in arresto il malvivente, è stato condotto in caserma, mentre sul posto è stata rinvenuta e sequestrata una borsa abbandonata dai fuggitivi contenente: un inibitore di frequenza “jammer”, quattro chiavi elettriche per auto, due grimaldelli per asportare il cilindretto di accensione, tre dispositivi elettronici per accensione auto e diagnosi centralina unitamente ad altri oggetti vari atti allo scasso. L’autovettura sportiva provento di furto è stata restituita al legittimo proprietario, mentre l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Trani, come disposto dalla competente A.G.. Sono in corso attive ricerche per il rintraccio dei complici.
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I Carabinieri della Sezione Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di Martina Franca (Ta) hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di inosservanza degli obblighi derivanti dalla Sorveglianza Speciale di P.S. alla quale era sottoposto, ZELLETTA Vito, 45enne, pregiudicato, tarantino.
I militari nel corso di un controllo della circolazione stradale in agro di Martina Franca notavano il conducente di un’autovettura che accortosi della loro presenza, al fine di eludere l’eventuale controllo, tentava un’inversione di marcia.
L’azione non sfuggiva ai militari che, insospettiti dalla manovra, hanno nell’immediatezza raggiunto l’autovettura e proceduto quindi al controllo di polizia. Nel corso degli accertamenti emergeva che uno dei passeggeri del veicolo era proprio il 45enne che all’esito dei controlli alla Banca Dati FF.PP. risultava sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con Obbligo di Soggiorno nel comune di Taranto.
Per tali motivi l’uomo veniva tratto in arresto e su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Taranto, terminate le formalità di rito, tradotto presso la Casa Circondariale del capoluogo jonico.