di Angela Maria Centrone
Nella giornata di ieri il Governatore Andrew Cuomo, ha annunciato durante una conferenza stampa che, di fronte alla carenza di disinfettante per le mani nel nuovo focolaio di coronavirus, lo stato di New York ha deciso di fare il proprio. La notizia è stata riportata oggi sulla rivista The Verge.
Il disinfettante per le mani sarà realizzato dai detenuti nelle strutture correzionali, che ne potrebbero produrre quasi 400.000 litri alla settimana. Come in Europa, infatti, man mano che l’epidemia di coronavirus negli Stati Uniti si è diffusa, il disinfettante per le mani è sparito dagli scaffali, spingendo i prezzi del prodotto alle stelle sul mercato online.
Il disinfettante per le mani di New York, ha aggiunto Cuomo, sarà composto per il 75% da alcol e sarà messo a disposizione di agenzie governative, carceri, scuole e agenzie di transito.
La Grande Mela ha dichiarato lo stato di emergenza proprio lo scorso sabato, quando si sono accertati 142 casi di persone positive al test COVID-19. Per prevenire la diffusione della malattia, i funzionari della sanità pubblica chiedono alle persone di lavarsi le mani per almeno 20 secondi o utilizzare un disinfettante per le mani che contenga almeno il 60 percento di alcol.
Ma lavarsi le mani sarà sufficiente a fermare l’epidemia in una metropoli come New York?
Come la stessa autrice dell’articolo americano fa notare, le carceri sono particolarmente vulnerabili alle epidemie, compresa quella attuale. E questa è una questione che già in Italia sta causando non pochi problemi in diversi istituiti di detenzione in diverse regioni d’Italia.