L’incubo era già iniziato, anche nel nostro Paese. Il paziente zero, i primi morti, le quattordici province del nord Italia in zona rossa dal giorno prima.
Ma il 9 marzo 2020 il corona virus, Covid 19, diventò incubo nazionale e da lì catastrofe nazionale nell’ambito della catastrofe mondiale. Il presidente del Consiglio, il pugliese Giuseppe Conte, annunciò all’Italia il provvedimento di urgenza, anzi di emergenza, allarme e quanto di più apocalittico potesse rappresentare una descrizione degli accadimenti. Italia in zona rossa, anzi zona protetta disse Conte. Tutti a casa. Iniziava il lockdown.