Ieri è stata una giornata tragica per la Puglia, in tema di incidenti sul lavoro. In serata la notizia della morte di Fabio Galati, 44 anni, pescatore subacqueo, il cui cadavere è stato recuperato (appunto in serata) nelle acque antistanti il terzo braccio del porto di Leuca. L’uomo, secondo una ricostruzione, si era calato in mare per sbloccare una cima che si era impigliata, ma è rimasto a sua volta irretito e non è più risalito. L’uomo lascia moglie e due figli. Quella di ieri è stata la seconda morte nel mare del Salento in due giorni. Lunedì era deceduto, mentre faceva il bagno nelle acque del gallipolino, un turista tedesco.
La procura di Trani, che indaga sull’ipotesi di omicidio colposo, ha disposto gli esami autoptici, in programma domani, sui corpi di Nicola e Vincenzo Ricci (foto) padre e figlio, di 50 e di 28 anni, di Bitonto. Si deve accertare se siano deceduti per asfissia o per annegamento, o per entrambe le cause. Sono morti, padre e figlio, ieri mattina in un incidente sul lavoro, in un’azienda ittica di Molfetta. Sono morti per salvare Alessio, figlio piccolo di Nicola. Alessio si era calato nella cisterna da pulire per raccogliere un coperchio ma, battendo la testa, rischiava di rimanere sopraffatto dalle esalazioni. Nel tentativo di salvarlo, il padre e il fratello si sono calati e sono morti loro. Una tragedia (dagli aspetti molto simili a quella del 2008, nel non lontano stabilimento “Truck center” di Molfetta: cinque vittime) che ha commosso anche il presidente della Repubblica. Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio di cordoglio sottolineando che quella degli incidenti sul lavoro è una piaga inaccettabile per la nostra comunità. I sindaci di Molfetta e Bitonto hanno deciso, congiuntamente, che sarà lutto cittadino nel due centri, il giorno dei funerali di Nicola e Vincenzo Rizzi.
