Nell’Italia delle mazzette che ieri hanno fatto pesantemente, di nuovo, la loro comparsa, un posto si teme spetti anche alla Puglia. C’è un’inchiesta su ipotesi di tangenti riguardanti le ferrovie sud est e l’indagine è condotta dalla Guardia di finanza che ha chiesto un sequestro di beni per quasi quindici milioni di euro. Gli indagati sono cinque. L’informativa è stata inviata alla procura della Repubblica di Bari e alla Corte dei conti.
In particolare, si ipotizza che siano stati pagati a prezzi ingiustificabili vari treni, negli anni scorsi. L’inchiesta mira su affari fatti in Polonia. Va ricordato che la Regione Puglia ha contribuito, con molti milioni di euro, all’acquisto di quei treni, pagati circa quindici milioni di euro di troppo (finiti, se non tutti in cospicua parte, in provvigioni, si ipotizza) secondo gli investigatori che hanno indagato per anni.