Di seguito un comunicato diffuso da Renato Perrini, consigliere regionale della Puglia:
Disservizi Consorzi di bonifica e Arif, Perrini: “Non si può più aspettare. Gli agricoltori sono stanchi di pagare tributi per sovvenzionare carrozzoni inefficienti”
Lo scorso marzo chiesi al
al Commissario Straordinario Unico dei Consorzi di Bonifica Stornara e Tara, Ugento e Li Foggi, Terre d’Apulia e Arneo, un sopralluogo nei 23 Comuni interessati della provincia ionica al fine di verificare personalmente le condizioni in cui versano i canali. Nulla è stato fatto . Inoltre – prosegue Perrini – si registrano problemi anche per quel che concerne la gestione irrigua da parte di Arif. Più volte ho sollecitato il Direttore Generale dell’Agenzia Regionale Attività lrrigue e Forestali – A.R.I.F. senza ricevere alcuna risposta . Al momento vi è una evidente difficoltà nel portare le acque alle campagne a causa della perdurante assenza di manutenzione dei pozzi che risultano fermi o guasti. Il tutto alle porte della stagione estiva con gli agricoltori che hanno l’ovvia necessità di irrigare i campi, nonostante gli investimenti fatti, e nonostante le mie numerose segnalazioni sul tema inoltrate sin da aprile 2022. Ho più volte chiesto sopralluoghi e manutenzioni radicali nel territorio di Crispiano ma sono state fatte manutenzioni approssimative . Ad oggi è presente un importante impianto fermo che potrebbe portare acqua nel territorio di Crispiano. Di questo non si sanno le motivazioni . Ora non si può più aspettare. Chiederò nelle prossime ore di avviare con urgenza una commissione d’indagine per audire il nuovo Commissario straordinario del Consorzio Unico di Bonifica Centro Sud e DG Arif- Francesco Ferraro -al fine di comprendere tutto l’operato avviato, gli appalti banditi e conclusi , come mai persistono ancora gli impianti bloccati , e i lavori portati avanti in questi anni dalle imprese e il personale presente . Continuerò a vigilare perché le storture del passato non si verifichino più e l’Arif serva davvero a fornire acqua agli agricoltori pugliesi a cui non può essere chiesto il pagamento di un servizio che non ricevono. La situazione, ormai, ha raggiunto il culmine: si persevera nel battere cassa con cittadini e agricoltori senza erogare alcun servizio.