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Ma allora ditelo che tifate per lui Come creare una vittima

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Gli ultimi giorni di campagna elettorale a Martina Franca hanno regalato ai cittadini ciò che mai avrebbero immaginato: una vittima. Che con la sua tranquillità prosegue il suo cammino e non può non ringraziare. Gli fanno la campagna elettorale gli altri. Cosa volere di più. E gli altri non sono tanto gli avversari per la competizione di domenica i quali, anzi, stanno al loro posto e fanno le rispettive cose. No.

Domenica è andata in scena una cosa in piazza che, con il trattamento a quel candidato sindaco (poi andatosene perché non ne poteva proprio più) si è involontariamente trasformata in una opera di convincimento per più di una persona (consta personalmente a chi scrive): inizialmente non intenzionate ad andare a votare, ci andranno per votare lui.

Fra l’altro ieri e ieri è successo quanto segue: quel candidato sindaco, pubblicata una foto con il presidente della Regione Puglia ringraziandolo per il sostegno, si è ritrovato attaccato dagli esclusi dalle elezioni. Inaffidabile ecc. Perché? Perché il presidente della Regione Puglia, sostengono tali esclusi, non sostiene il candidato. Il quale nel frattempo continua il suo giro nei quartieri, incontra persone,  illustra i suoi programmi, fa la sua campagna elettorale. Come gli altri due candidati fanno le loro. E nel frattempo, gli esclusi dalle elezioni, sempre esclusi restano e con la loro iniziativa di ieri hanno verosimilmente centrato il loro obiettivo ma anche (consta sempre personalmente a chi scrive) convinto qualche altro indeciso a votare per quel candidato sindaco.

Ma allora ditelo che fate il tifo per lui.

Ora: si potrebbe trascorrere gli ultimi due giorni di campagna elettorale facendo le cose in tranquillità e dando modo ai candidati di confrontarsi serenamente con i cittadini perché facciano, questi, la scelta migliore?

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