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Taranto: vertenza Isolaverde, “non c’è nessun piano per salvare i lavoratori” Denuncia Cobas dopo le dichiarazioni del commissario liquidatore

nuova protesta isolaverde

Si è scritta “una nuova pagina vergognosa” nella vicenda Isolaverde, secondo il responsabile Cobas di Taranto. I comitati di base definiscono così, le evoluzioni della vertenza, che evoluzioni non sono in realtà, in quanto non è cambiato nulla. Il commissario liquidatore Rochira ha comunicato che non c’è alcun cambiamento rispetto ai licenziamenti dei 231 lavoratori, licenziamenti che dunque non vengono ritirati. E le ipotesi che si facevano dopo quei licenziamenti, risalenti alle settimane scorse (e preannunciati da un pezzo) rimangono dunque delle chiacchiere. Affiancate, secondo i Cobas, a questo: la Provincia di Taranto, alla quale Isolaverde fa capo, godrà di 2,8 milioni di euro per il restauro del palazzo deli Uffici, quasi un milione e mezzo di euro “di residui del ciclo del rifiuto più cartellonistica ecc.” e cinque milioni di euro stanziati dalla gestione commissariale per le bonifiche riguardanti Taranto. Ovvero, stando solo a questo conteggio del comitato di base, circa dieci milioni di euro. Per lavori da compiere. I lavoratori Isolaverde, proprio, non potevano trovare uno spazietto? Invece, secondo i Cobas, si procederà ad esternalizzazioni, “senza alcuna garanzia per i lavoratori”. Ed è uno dei tanti esempi citati, riguardo alla disastrosa vertenza Isolaverde, dal comitato di base.

(foto: repertorio, protesta di alcuni lavoratori Isolaverde saliti sul tetto di palazzo degli Uffici a Taranto)

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