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Puglia: approvata la legge contro le discriminazioni Consiglio regionale

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Di seguito alcuni comunicati diffusi dalla Regione Puglia:

“Questa legge è un bel passo in avanti. Quanta strada abbiamo fatto in questi anni insieme alle associazioni e a migliaia di cittadine e cittadini per rendere la Puglia una regione più consapevole e inclusiva. La legge che abbiamo approvato intende rimuovere gli ostacoli che limitano l’accessibilità ai diritti e vuole contrastare ogni forma di discriminazione basata sul genere e l’orientamento sessuale attraverso la conoscenza, la cultura, l’inclusione. Ho avviato l’iter per una legge contro l’omotransfobia nel 2016 perché era un preciso impegno del nostro programma. Ci è voluto tempo, ma finalmente il Consiglio ha costruito un consenso ampio dentro la maggioranza e spero anche fuori. Una bella giornata, nella quale abbiamo realizzato ciò che ci eravamo impegnati a fare”.

È il commento del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano sull’approvazione da parte del Consiglio regionale della legge per garantire il principio di pari opportunità e di parità di trattamento in riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alle variazioni nelle caratteristiche di sesso. La Puglia si dota così di un moderno strumento legislativo che era nel programma di governo.

Con la legge vengono affermati i principi di contrasto alle discriminazioni e alla violenze determinate dall’orientamento sessuale, dall’identità di genere o dalle variazioni di sesso, affermando, l’impegno attivo della Regione per far crescere la cultura della non discriminazione e perchè tutti abbiano la possibilità di essere se stessi esprimendo liberamente il proprio orientamento sessuale, la propria identità di genere o condizione intersex.

Si promuovono inoltre specifiche politiche del lavoro, di formazione e di riqualificazione professionale, di inserimento lavorativo oltre che di attività volte a garantire la parità di accesso al lavoro.
Previste dalla norma anche attività di formazione per gli insegnanti, gli studenti e i genitori in materia di pari opportunità e prevenzione del bullismo e del cyberbullismo motivati dall’orientamento sessuale.
La legge prevede anche la promozione di eventi sociali e culturali di sensibilizzazione per il rispetto delle persone, quale sia il loro orientamento sessuale.
Previsti interventi in materia socio-assistenziale e socio-sanitaria di informazione, consulenza e sostegno in favore delle persone omosessuali, transessuali, transgender e intersessuate. La Regione garantisce fina dalla nascita il diritto alla integrità fisica delle persone che presentino variazioni nelle caratteristiche sessuali.

La Regione promuoverà il soccorso, la protezione, il sostegno e l’accoglienza alle vittime di discriminazione o di violenza commesse in ragione dell’orientamento sessuale o identità di genere.
Sarà istituito anche un tavolo tecnico sulle pari opportunità, al prevenzione e il contrasto delle discriminazioni e delle violenze determinate dall’orientamento sessuale.
Il CORECOM effettuerà infine una rilevazione sulla programmazione radiotelevisiva regionale e locale sui contenuti eventualmente discriminatori.
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“Quella di oggi è una pagina storica per la Regione Puglia. La legge approvata in Consiglio regionale segna una vittoria delle forze progressiste che si oppongono alle discriminazioni e alle violenze basate sul genere e sull’orientamento sessuale. Attraverso uno strumento normativo moderno, che ha una visione forte e lungimirante, la Puglia certifica la forza dei diritti e delle differenze e ribadisce il proprio impegno, anche educativo, per la costruzione di una società accogliente, basata sul rispetto della persona umana e delle sue prerogative stabilite dalla Carta costituzionale e dalle norme del diritto internazionale. Il mio ringraziamento va a tutti i firmatari e tutte le firmatarie della legge, e in particolare ai consiglieri Metallo e Paolicelli, per aver portato avanti e difeso il progetto con il supporto delle forze di maggioranza. La Puglia, da oggi, è una terra più inclusiva e accogliente”.

Così l’assessora alle Politiche di Genere della Regione Puglia Serena Triggiani.
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Di seguito un comunicato diffuso dal gruppo Fratelli d’italia in consiglio regionale della Puglia:

“La maggioranza di centrosinistra approva una legge, quella sulla parità di genere, che ha come principio base la ‘tolleranza’, ma poi si sottrae al confronto con le opposizioni! Insomma, una legge contro le discriminazioni sessuali approvata mettendo in pratica la discriminazione politica. È questa l’idea che si ha del rispetto dell’opinione altrui? Il tutto solo perché all’interno della maggioranza c’è stata la corsa ad appuntarsi una medaglietta da sfoggiare al cospetto della leader Schlein, nella speranza di acquisire qualche ‘credito’ di candidatura in vista delle prossime regionali. Tutti coloro che da questa legge si sentono ‘più tutelati’ lo sanno di essere stati praticamente dei birilli nelle mani di una politica che li ha utilizzati solo per fare ulteriore carriera??? Perché domani i titoloni dei tg e dei giornali possano arrivare rimbombanti nelle segreterie romane e far passare la Regione Puglia come quella che spinge l’acceleratore sulle politiche di sinistra e quindi è capofila di nuovi diritti, tranne uno: dare la parola alle minoranze.

“E sia ben chiaro che come Fratelli d’Italia avevamo presentato oltre 300 emendamenti solo perché la Pdl non è mai stata discussa in Commissione, al contrario di quello che accade per le altre proposte di legge. In modo arrogante e privo di ogni confronto democratico si è voluto dar vita a un braccio di ferro e portare il testo direttamente in Consiglio regionale. Se avessimo utilizzato noi simili comportamenti sappiamo già come ci avrebbero etichettati… lo fanno loro e festeggiano in aula con tanto di applausi e bandiere arcobaleno. Contenti loro.

“Peccato per quei pugliesi che invece attendevano l’approvazione di debiti fuori bilancio che erano stati emendati con provvedimenti che risolvevano vertenze, sburocratizzavano il turismo e prorogavano le graduatorie degli idonei del concorso regionale… per loro nessun escamotage, per loro in aula c’eravamo noi a garantire il numero legale e il voto favorevole. Non è bastato e siamo rammaricati.

“Evidentemente la maggioranza è in grado di ricompattarsi solo quando bisogna zittire le minoranze e approvare leggi spot.”


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