Il presidente di Confindustria Taranto, nella sua lettera al presidente del Consiglio, parla di una crisi che mai era stata a questi livelli. In maniera implicita gli ha anche detto, dunque, che l’Ilva sta messa peggio di prima. Vincenzo Cesareo chiede a Matteo Renzi un’azione di estrema urgenza, per lo sblocco, ad esempio, di 150 milioni di euro. Le aziende dell’indotto sono ormai arrivate al limite o, per la verità, lo hanno già superato. In più, rammenta Cesareo, ci sono perdite, per il colosso siderurgico, da cinquanta milioni di euro al mese e il quadro è a tinte assolutamente fosche.