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Ferrovie sud est, altra tegola: Cellino San Marco, pullman strapieni. I genitori degli studenti pendolari chiamano i carabinieri Le proteste andavano avanti da settimane. Perrini, consigliere regionale, chiede una valutazione complessiva del servizio e parla di viaggiatori "lasciati al loro destino"

pullman sudest

Oggi sarebbe stata una giornata più o meno positiva per le Ferrovie sud est, visto lo sblocco degli stipendi di ottobre e novembre per circa 1300 lavoratori. Solo che i disservizi, o per lo meno ciò che come tale è percepito, non finiscono. Oggi a Cellino San Marco, clamorosa protesta dei genitori di studenti pendolari: i pullman sono stracolmi di persone e, dopo avere evidenziato il problema per settimane sin dall’inizio dell’anno scolastico, stamani i genitori hanno chiamato i carabinieri.

Di seguito un comunicato diffuso da Renato Perrini, consigliere regionale della Puglia, gruppo Conservatori e riformisti:

Il servizio reso, o meglio sarebbe dire non reso, dalla Sud Est ha raggiunto ormai livelli di inefficienza non più tollerabili. Ben undici, negli ultimi mesi, gli  episodi gravi di mezzi fermatisi per avaria, con l’emblematico   caso dell’autobus che ha preso fuoco nei pressi di Avetrana, con gravi rischi per la incolumità dei tantissimi studenti trasportati.  Nonostante gli sforzi del personale e qualche intervento successivo a numerose  sollecitazioni da parte di consiglieri regionali e sindaci, nel complesso il servizio continua ad essere assolutamente carente. Risulta addirittura che siano state soppresse alcune corse, senza peraltro il necessario preavviso alla utenza, molti abbonati,  lasciati al proprio destino; la maggior parte studenti e lavoratori pendolari. Per colmo di misura si registra anche qualche preoccupazione per il regolare pagamento degli stipendi al personale, mentre come è noto anche la magistratura ha attenzionato l’azienda. A questo punto, pur dando atto all’assessore Giannini di essersi attivato dopo le numerose sollecitazioni, occorre un intervento più deciso per comprendere innanzitutto le ragioni di quanto sta accadendo, anche con la istituzione di una apposita commissione regionale , e individuare al più presto soluzioni necessarie a garantire un servizio di mobilità degno di questo nome. Chiederò pertanto, insieme ai colleghi del mio gruppo, che si proceda ad avviare una immediata indagine conoscitiva. In questa vicenda, infine, continuiamo a registrare il silenzio assordante del governo centrale, che dovrebbe invece far sentire la sua voce, e, soprattutto, attivarsi per risolvere


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