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Percentuale di auto elettriche: Foggia un po’ più di Taranto Trento su tutte

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Di seguito da prontobolletta.it:

Sono ormai passati 10 anni dalla prima Tesla Model S consegnata negli USA e qualche giorno fa Benedetto Vigna, AD di Ferrari, ha confermato l’uscita della prima Ferrari completamente elettrica nel 2025. Il futuro dell’auto sembra sempre più elettrico ma qual’è la reale situazione italiana?

L’italia e la mobilità elettrica

Secondo lo studio degli esperti di prontobolletta.it, su 50 province italiane, le auto elettriche in Italia sono raddoppiate nel 2021 con un numero di vetture acquistate, nel corso dell’anno, che si è avvicinato alle 100.000 unità. Ad oggi, il Politecnico di Milano stima la presenza di più di 200.000 veicoli elettrici per le strade del Bel Paese ma rimangono ancora differenze sostanziali tra il Nord e il sud della Penisola. La Lombardia è la regione con più auto elettriche, nonostante Roma abbia fatto segnare, negli ultimi 12 mesi, il maggior numero di auto acquistate. Anche nella diffusione delle colonnine di ricarica si assiste ad un netto sbilanciamento. Lombardia, Lazio, Toscana, Piemonte, Emilia Romagna, Trentino e Veneto registrano più di 1.500 stazioni. Abruzzo, Puglia, Liguria, Sicilia e Sardegna ne hanno tra le 500 e le 1.000 mentre, per tutte le altre regioni, i possessori di veicoli non a combustione possono usufruire di meno di 500 punti di ricarica.

La classifica delle province italiane

Andando a vedere la classifica delle province italiane per percentuale di auto elettriche, troviamo in prima posizione Trento con una percentuale di diffusione del 5,46%, grazie anche ai numerosi incentivi regionali che si sono andati a sommare a quelli nazionali. In Trentino Alto Adige i veicoli elettrici sono aumentati infatti del 150% in un solo anno. Al secondo posto sale Firenze dove la mobilità elettrica permette ai cittadini di entrare gratuitamente nelle numerose zone a traffico limitato della città. Infine, sul gradino più basso del podio c’è Bolzano con una percentuale di veicoli elettrici sul totale che supera il 3%. A seguire elenchiamo poi, molto vicine tra loro, le province di Reggio Emilia (1.31), Milano (1.29), Roma (1.28), Bologna (1.09) con, a chiudere la top ten, altre 3 città del nord Brescia, Vicenza e Padova.

Dobbiamo invece registrare nelle ultime posizioni della classifica tante città del sud. Tra queste Campobasso, Catanzaro, Reggio Calabria, Foggia, Napoli e Taranto dove la percentuale di auto elettriche non supera lo 0,1%. Qui sotto è possibile vedere una parte della classifica.

Posizione

Città

% Auto E. 2019

% Auto E. 2020

1

Trento

3,02

5,46

2

Firenze

3,07

5,07

3

Bolzano

2,15

3,26

4

Reggio Emilia

0,51

1,31

5

Milano

0,05

1,29

6

Roma

0,51

1,28

7

Bologna

0,04

1,09

8

Brescia

0,36

1,09

9

Vicenza

0,38

1,07

10

Padova

0,03

1,02

:

41

Siracusa

0,06

0,11

42

Campobasso

0,05

0,09

43

Catanzaro

0,05

0,08

44

Reggio Calabria

0,03

0,07

45

Foggia

0,04

0,06

46

Torino

0,35

0,06

47

Genova

0,23

0,05

48

Udine

0,23

0,05

49

Napoli

0,06

0,01

50

Taranto

0,06

0,01

Nonostante la crescita dell’ultimo anno ancora non siamo sui livelli di crescita prospettati dell’UE. Infatti, nel 2030 sono auspicati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima circa 6 milioni di veicoli green in Italia; ad oggi siamo solo al 3% dell’obiettivo. Le stesse considerazioni arrivano anche dal meeting COP26 sull’ambiente, dove la mobilità sostenibile è al centro delle discussioni dei leader internazionali. Le maggiori istituzioni globali si sono riunite sotto al “Glasgow Financial Alliance for net zero” per fornire alla causa della neutralità carbonica circa 100 miliardi di dollari.

Nonostante gli incentivi che continuano ad arrivare dal Governo italiano ancora ci sono diversi freni allo sviluppo di una mobilità più sostenibile.

Al primo posto troviamo le infrastrutture, come le colonnine di ricarica, che ancora non sono distribuite in modo capillare nella Penisola penalizzando intere aree del Centro-Sud.

Un altro problema che emerge per lo sviluppo della mobilità elettrica deriva dal costo del mantenimento di un’automobile elettrica. Il Costo Totale di Proprietà di un’auto elettrica, stimato dalla società di noleggio LeasePlan, è tra i più elevati in Europa rendendo ancora poco conveniente possederne una.

Infine l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica potrebbe scoraggiare numerosi acquirenti a passare alla mobilità green per l’aumento dei costi di ricarica.

Dovremo quindi aspettare qualche anno per ridurre emissioni e rumori dalle nostre strade. Speriamo che tutte le forze messe in campo bastino per vincere anche questa gara.


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