L’1 dicembre, l’incontro indetto dall’amministrazione comunale di Martina Franca vide la presenza di Nunzia Convertini, assessore comunale alle Attività produttive; Martino Bruno, responsabile dell’associazione di ambulanti Acaf; Silvestro Solito, responsabile dell’associazione ambulanti Cari. Invitata la Confcommercio, era assente. Si firmò un documento, era l’intesa raggiunta per realizzare il mercato domenicale a Martina Franca, il 14, il 21 e (si sarebbe deciso successivamente) il 28 dicembre.
Firmò anche l’assessore. Dunque, l’amministrazione pubblica prese un impegno formale.
In ossequio al principio “gli assenti hanno sempre torto” (come no) è stato realizzato un altro incontro, oggi. Chiesto dalla Confcommercio. Oggi si sono presentati in forze, al tavolo. Il sindaco per una parte dell’incontro, il già citato assessore alle Attività produttive, quello alla Polizia locale, un consigliere comunale, direttore provinciale e addetta di segreteria locale della Confcommercio, responsabile locale della Confesercenti, quelli di Acaf e Cari, il comandante della polizia municipale e altri funzionari comunali.
E l’impegno formale della settimana scorsa ha assunto lo stesso significato della (importantissima, ci mancherebbe: pensa se non ci fosse) carta igienica, oggi. La Confcommercio si è detta contraria al mercato del 21 dicembre, l’amministrazione comunale ha posto il problema della possibile chiusura al traffico di viale della Libertà per quel giorno (chiesta dagli esercenti della zona) e poi c’è il mercatino dell’antiquariato, quindi il 21 dicembre niente mercato. E la linearità di comportamenti è servita.
Acaf, Cari e Confesercenti hanno contestato fortemente questa decisione. Verbalizzata (in coda all’articolo c’è il documento) con richiamo al verbale della scorsa settimana, pure. Martino Bruno, responsabile Acaf: “hanno cambiato le carte in tavola”.
Ho quasi sempre preso le difese di questa amministrazione perché ritenevo pretestuose parecchie polemiche sollevate da alcuni (non ultima quella di chi pone sullo stesso piano le giostrine del villaggio di Babbo Natale rispetto alle pericolose giostre di san Martino). Tuttavia, non posso non dissentire dalla decisione presa oggi nei confronti degli ambulanti per la giornata del 21 dicembre. E’ una posizione miope anche, e soprattutto, quella della confcommercio in quanto sono dell’avviso che più cose si fanno a Martina e più ci guadagnano tutti. Comunque, una amministrazione seria onora gli impegni presi. Onestà intellettuale mi impone questo e le posizioni critiche da me avute in passato nei confronti degli ambulanti (ricordo per esempio le critiche rivolte al loro sciopero durante la festa di San Martino o al loro rifiuto a porre fine alle bancarelle irregolari della frutta) non mi fanno correre il rischio di essere accusato di aver legami con costoro. Non capisco per quale motivo un anno si accorda il permesso di aprire le domeniche di dicembre e l’anno successivo si limita tale permesso. Sarebbe bene che si stabilisse una volta per tutte che nel mese di dicembre di domenica si svolge sempre il mercato straordinario.
Nessuno fa paragoni con le giostre anche se si potrebbe visto che la delibera esise ,ma ammettiamo che e come dice lei cioe che in piazza xx settembre ci sono solo tre giostre (in cond
In condizioni di sicurezza inesistenti)e in piazza d angio 40 giostre a san martino sono pericolose …benea ottobre abbiamo noi presento una richiesta x fare la notte bianca dei giovani in piazza d angio con diversi stand enogastronomici e si giostre ,ci fu risposto di indicare un altro posto in periferia ,noi individuammo la zona chiancaro vicino la chiesa ,dopo tanti tira e molla ci rispsero x iscritto che la zona x martina dove allocare qualsiasi spettacolo viaggiane e I’ll pergolo ,quindi in due mesi cosa sara mai cambiato ,forse l organizzazione?ecco perche si parla di figli e figliastr
Caro direttore e caro sig. Antonio
un unico inciso, la Confcommercio ha manifestato il proprio diniego all’apertura domenicale del giorno 21 c.m. basandola unicamente sul fatto che il mercato crea congestione, indi, mancanza di parcheggi e pertanto pochi avventori nei negozi.
Sul punto occorre fare una precisazione: la motivazione della Confcommercio è stata la scorso anno sconfessata, perché i commercianti a posto fisso ( negozi) in un documento regolarmente protocollato presso il Comune di martina Franca manifestavano formalmente il loro consenso all’apertura domenicale che, a loro dire, non gli creava alcun nocumento.
cordialità