Secondo un’assurda visione delle cose, sarebbe stato un clandestino uguale delinquente. Era solo uno che, fra tante migliaia, decine di migliaia, ha cercato un posto migliore. Dalla Guinea allo sbarco a Lampedusa due anni fa, fra i migranti. Eduard Kamano, che di anni ora ne ha 19, ora gioca a pallone e da oggi è in forza al Brindisi, ambiziosa squadra pugliese di serie D girone H.
Al notiziario brindisireport.it ha raccontato la sua storia, che è più o meno questa. Famiglia composta da padre, madre, cinque figli di cui tre maschi, lui il più piccolo di tutti.
Dal suo Paese, dalla capitale Conakry in cui è nato, la fuga, perché in Guinea non c’era possibilità di migliorare. Dunque, in aereo fino alla Libia, poi in un barcone per la traversata della disperazione, due giorni di paura e mal di mare, in mezzo ad altre ottocento persone. Da zero assoluto di Lampedusa, al provino con la primavera del Palermo ma c’erano problemi con il tesseramento (senza documenti, difficile tesserarsi) e quindi, l’anno scorso, a San Severo, in Eccellenza pugliese. Bravo centrocampista, notato da società più importanti e perfino dal Chievo Verona che lo ha tesserato per poi girarlo al Lumezzane in prima divisione girone A, oggi Kamano è in serie D. E chissà che dopodomani, in trasferta contro il Gladiator a Santa Maria Capua Vetere, non sia già il giorno del debutto.
Questa è la storia di uno che, per una norma indecorosa, sarebbe stato un delinquente.
(foto: fonte brindisireport.it)