Di seguito il comunicato dei carabinieri:
I Carabinieri della Stazione di Cisternino, a conclusione di indagini, hanno deferito in stato di libertà, per rissa, 5 giovani, di cui 4 di origine albanese, 2 dei quali residenti in Cisternino e 2 in Martina Franca (TA), unitamente ad un minore martinese. L’evento avviene al culmine di un veemente litigio tra i due gruppi di cistranesi e martinesi, per motivi di natura passionale per una ragazza contesa del luogo. Infatti, dopo le prime schermaglie sfociate in spintoni ed insulti, si sono inseguiti per le vie del centro per “regolare i conti”. Solo il tempestivo intervento di una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Cisternino, ha scongiurato che l’evento producesse ulteriori nefaste conseguenze fisiche per i soggetti coinvolti, infatti, i militari che hanno fermato e identificato i cinque, hanno anche sottoposto a sequestro un bastone utilizzato da uno del gruppo. Quest’ultimo verrà denunciato alla competente Autorità Giudiziaria anche per il porto di armi od oggetti atti a offendere.
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I Carabinieri della Stazione di Carovigno, hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Taranto nei confronti di NOCE Alfredo, classe 1979 residente a Taranto, agli arresti domiciliari presso la comunità “Emmanuel” di Carovigno. L’uomo, deve espiare la pena di 4 anni di reclusione, per rapina e lesioni personali, reati commessi in Taranto, ai danni di due donne, nel mese di gennaio 2015. NOCE Alfredo, dopo le formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Brindisi.
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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Brindisi Centro, nel corso dell’attività investigativa, volta a far luce sugli episodi verificatisi l’8 febbraio all’interno del Liceo “Palumbo”, hanno identificato e segnalato alla competente Autorità Giudiziaria, un minore residente in Brindisi. Il giovane, studente di altro istituto superiore della città, dovrà rispondere di lesioni.
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I Carabinieri della Stazione di Fasano hanno deferito in stato di libertà S.A. 39enne di origine albanese residente a Fasano, per furto aggravato di gas metano. A seguito della denuncia formalizzata dalla società erogatrice del gas, i militari, unitamente al personale tecnico dell’azienda, hanno accertato che dal 2015 ad oggi sono stati sottratti dalla donna, che vive in uno stato di indigenza in un’abitazione nel centro storico, quasi 6.000 metri cubi di gas metano, per un valore complessivo di 1.500 €. Dal sopralluogo effettuato si è constatata la rottura dei sigilli e la manomissione del contatore.
È utile rammentare che la manomissione dei sigilli del contatore, nonché della valvola erogatrice, determina la mancanza di sicurezza dell’impianto, che non risulta più a norma. Tangibile, infatti, è il rischio di perdite di gas che costituiscono la potenziale minaccia di possibili esplosioni, come dimostrano recenti fatti di cronaca.
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Non più tardi di dieci giorni addietro l’istituto “Benedetto Croce” di Latiano era stato oggetto di atti vandalici, nonché erano stati asportati 7 computer portatili (6 di proprietà della scuola e 1 di un insegnante), un proiettore, sottratto merendine dalla macchinetta erogatrice, e messi a soqquadro spazi comuni e aule aperte con le chiavi procurate negli uffici dei docenti. Nella circostanza, gli ignoti malfattori sono penetrati sfondando il pannello in metallo della porta di sicurezza al primo piano, salendo le scale antincendio. Nel tardo pomeriggio dell’8 febbraio, si stava verificando analoga intrusione all’interno del plesso scolastico con identiche modalità, solo che questa volta, a scongiurare il fattaccio, sono stati gli insegnanti, impegnati fino a tarda ora nelle attività di scrutinio quadrimestrale. I Carabinieri intervenuti su richiesta dei docenti hanno avviato tempestivi accertamenti identificando tre minori che hanno tentato di forzare la porta di sicurezza al primo piano per introdursi all’interno dello stabile. I tre sono stati segnalati alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce.