Avrebbe prestato soldi pretendendo interessi fino al 267 per cento annuo. Con questa accusa è finito in manette nel foggiano, a Casalvecchio di Puglia, il quarantacinquenne Francesco Simone. C’è la morte di un uomo, risalente a due anni fa, ad avere originato le indagini che oggi hanno portato all’arresto operato dai carabinieri: il decesso di Matteotti Lamedica. In quel contesto i militari trovarono documenti riconducibili, a loro giudizio, a prestiti a strozzo da parte di Simone. Quattro gli imprenditori in difficoltà economiche, vittime dell’usura, secondo l’accusa.
Nell’indagine sono coinvolti, con l’ipotesi di avere prestato soldi a tassi da usura, anche un commerciante di automobili di Foggia e un agricoltore. I militari in un caso specifico ritengono di avere accertato che un debitore, non essendo riuscito a pagare alcune rate del prestito, ha ceduto agli usurai il suo autocarro del valore di ventimila euro, nettamente superiore all’ammontare dell’arretrato.