In un tweet di Skytg24 viene sintetizzata una dichiarazione del governatore pugliese.
L’ordinanza da lui firmata il 26 aprile riporta, all’articolo 2, quanto figura in formato immagine in basso. E in premessa, fra l’altro, riporta questo:
gli esercenti devono rispettare, per quanto applicabili, le indicazioni per la valutazione integrata del rischio di venire a contatto con fonti di contagio in occasione di lavoro, di prossimità connessa ai processi lavorativi, nonché l’impatto connesso al rischio di aggregazione sociale anche verso “terzi” nonché le misure organizzative, di prevenzione e protezione, nonché di lotta all’insorgenza di focolai epidemici contenute nel documento INAIL (versione Aprile 2020 e successive) anche in considerazione di quanto già contenuto nei “Protocolli di condivisione” allegati al D.P.C.M.26-04-2020 per il contrasto eil contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro stipulati tra Governo e Parti sociali
Ovvero: l’Inail è citato e poi, nel caso, non viene aspettato? Meglio che le linee guida arrivino e ci eviteremmo, tutti, imbarazzi.