Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, oggi pomeriggio ha detto che per l’operazione Mare Nostrum “serve un impegno europeo”. Perché, semplicemente, la Sicilia soprattutto, ma l’Italia in genere (e la Marina militare impegnata nel canale di Sicilia) non ce la fa più.
Ci sono anche due neonati, fra i 141 bambini arrivati a Taranto nel gruppo di 1027 migranti (117 donne) sfuggiti alla guerra e alla miseria e in cerca di una vita migliore. Vengono da Siria, Sudan, principalmente: ma anche da altre zone di Africa e Asia. A bordo della nave militare San Giorgio, che li ha salvati nel canale di Sicilia nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum, rappresentano il secondo cospicuo gruppo di profughi nel giro di due giorni, dopo l’arrivo cioè dei 1262 di ieri.
Trecento degli arrivati oggi prendono l’aereo, da Bari o Brindisi, alla volta di Milano. Organizzati prima dello sbarco, i trasporti in pullman da Taranto all’aeroporto “Karol Wojtyla” o a quello del Salento. I primi sbarcati sono quelli malati di scabbia, portati negli ospedali “Santissima Annunziata” e “Moscati”, oltre all’ospedale militare che ha messo a disposizione sette posti letto.
In questura sono stati portati in dieci, sospettati di essere già gravati da provvedimenti di esplusione, oltre sospettati di essere scafisti o persone che hanno collaborato ad organizzare il viaggio dei migranti.
Militari, Croce rossa, altre associazioni, sono impegnate in queste ore per l’accoglienza. Palestra Ricciardi, un asilo in corso Italia a Taranto, allestiti per l’ospitalità nel capoluogo. Stamani alle 8 un vertice convocato d’urgenza in prefettura per organizzare l’arrivo odierno. Rispetto a ieri si sono aggiunti due partecipanti, i sindaci di Grottaglie e Martina Franca i quali hanno dato disponibiità a collaborare per fronteggiare l’emergenza. Duecento migranti andranno a Martina Franca; a Grottaglie 150.
Il sindaco di Taranto dal canto suo, terminato il vertice in prefettura, è andato a Bari per incontrare il presidente della Regione Puglia al quale ha chiesto un’attenzione particolare per la città ionica che a questo punto rischia di diventare una sistematica valvola di sfogo per una Sicilia che non ce la fa più. Nichi Vendola ha dato assoluta disponibilità, ha riferito Ippazio Stefàno.
A proposito di ospitalità, molti dei migranti arrivati ieri sono partiti subito, secondo le loro intenzioni. Arrivati a Roma Anagnina o a Milano Rogoredo sono stati lasciati senza la minima assistenza, Circa 400 persone, molti senza neanche le scarpe, di notte. è la denuncia dell’alto commissariato per i rifugiati.
