La possibilità che l’Eni metta in discussione la presenza sul nostro territorio è davvero difficile da prendere seriamente in considerazione, perchè questo significherebbe che l’Italia ha scelto di non occuparsi più di quel settore strategico che è l’approviggionamento energetico e sarebbe davvero da incoscienti, in momendo così critico per il sistema paese, demandare a privati le scelte in merito. Perchè l’Eni è un pezzo fondamentale del sistema industriale italiano, di tutto il Paese intero, e le difficoltà in cui versa, sono dovute prevalentemente al fatto di non aver investito.
La Filctem Cgil di Taranto ribadisce il fatto che non è possibile distinguere il diritto al lavoro dal diritto alla salute e ad un ambiente sano, e per questo motivo sostiene, con forza, che non può essere il nostro territorio, già martoriato da un tessuto industriale pericolosamente compromesso, a pagare le conseguenze di scelte fatte altrove, che non tengono conto che il futuro di Taranto passa anche dal fatto di rimanere luogo di investimenti strategici.