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Murgia Alta, area Sic “inestimabile valore in stato di abbandono” Interrogazione di consiglieri regionali pugliesi

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Di seguito il comunicato:

I Consiglieri regionali del M5S, Antonio Trevisi, Rosa Barone e Mario Conca, hanno presentato un’interrogazione all’Assessore con delega all’Ambiente Michele Emiliano, in merito ai ritardi nella designazione delle Zone Speciali di Conservazione nella Regione Puglia, con particolare riferimento al SIC – ZPS IT9120007 “Murgia Alta”.
“Con questa interrogazione, – dichiarano i pentastellati – che segue una precedente e analoga presentata il 19/05/2016 alla quale non è stata fornita alcuna risposta, chiediamo chiarimenti in merito ai ritardi della Regione nella definizione delle misure di conservazione per i SIC pugliesi, che implicano all’occorrenza appropriati piani di gestione, funzionali alla designazione, da parte del Ministero dell’Ambiente, dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) come Zone Speciali di Conservazione (ZSC)”.
Nel territorio regionale sono stati individuati 92 siti della rete Natura 2000, di questi 24 devono ancora essere designati ZSC. La Direttiva “Habitat” dispone, infatti, che lo Stato membro provveda entro il termine massimo di sei anni alla trasformazione dei SIC in ZSC e che le Regioni definiscano le misure di conservazione e, ove necessario, i piani di gestione, al fine di assicurare il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat presenti, anche alla luce dei rischi di degrado e di distruzione che incombono sui siti. A causa del mancato rispetto di tali adempimenti da parte dell’Italia, la Commissione europea ha avviato la procedura di infrazione 2015/2163.
Nell’interrogazione i Consiglieri hanno inoltre posto l’attenzione in modo particolare sul SIC IT9120007 – “Murgia Alta” per conoscere quali azioni la Regione intenda intraprendere in merito all’adozione del relativo piano di gestione, per salvaguardare i valori ecologici rappresentati dal patrimonio geologico e speleologico delle grotte “Montenero-Dellisanti 1-6” ricomprese nel SIC “Murgia Alta”. Nel maggio del 2005, infatti, il geologo Ruggiero Maria Dellisanti scoprì, all’interno di una cava in località Porcili del comune di Minervino Murge, un importante gruppo ipogeo carsico composto da sei cavità. Nonostante l’elevato valore del sito, negli anni tali cavità carsiche sono state compromesse dalle attività estrattive svolte nell’area di cava. L’attività esplorativa, effettuata solo parzialmente, ha evidenziato sino ad ora grotte con profondità compresa tra i 27 e i 135 metri e non si esclude che il completamento dell’attività esplorativa possa portare alla luce altre rilevanti forme carsiche epigee e ipogee che presentino uno sviluppo addirittura maggiore delle note “Grotte di Castellana”. Le grotte “Montenero-Dellisanti 1-6” sono state inserite nel catasto regionale delle grotte e per le cavità carsiche site in contrada “Porcili” sono state adottate misure di salvaguardia, ai sensi della l.r. 32/1986 sulla tutela e valorizzazione del patrimonio speleologico, dirette ad evitarne la distruzione, il danneggiamento, l’inquinamento e il degrado.
“Il patrimonio carsico – concludono i cinquestelle – rappresenta una rilevante risorsa ambientale per la regione tuttavia oggi, l’area versa in uno stato di degrado e abbandono e il realizzando piano di gestione per il sito SIC – ZPS “Murgia Alta”, in cui ricade l’area delle grotte, non solo eviterebbe la procedura d’infrazione, ma contribuirebbe anche alla tutela del patrimonio carsico e produrrebbe ricadute economiche per la comunità locale attraverso la realizzazione di forme di turismo sostenibili quale può essere la discesa in grotta e la valorizzazione didattica dell’area carsica anche per la presenza di un geosito”.


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