Di Francesco Santoro:
«Vorrei chiedere scusa al personale sanitario», per via delle frasi «irritanti» che subisce «a torto o alle volte a ragione. Vi chiedo la più grande comprensione nei confronti dei cittadini. Normalmente arrivano in ospedale con il massimo dello stress, sono preoccupati, indifesi, non capiscono cosa stia succedendo. La mancanza di dialogo può creare momenti di grande tensione. Quindi mettiamoci tutta l’umanità di cui disponiamo, assieme a tutto l’impegno di cui siamo capaci”. Lo ha detto il presidente Michele Emiliano nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo reparto di Medicina trasfusionale del Policlinico di Bari. Alla manifestazione, oltre al governatore, hanno preso parte il direttore generale della struttura sanitaria, Giovanni Migliore, e il responsabile dell’Unità operativa di Medicina trasfusionale, Angelo Ostuni. Gli spazi sono riservati ai donatori di sangue e ai laboratori di ultima generazione, con una criobanca per le cellule staminali, sensori di presenza, luci a led, impianti ad alta efficienza energetica. Oltre 2.000 metri quadrati distribuiti su tre piani. «In un policlinico del 1930, c’è chi si affanna in tutti i modi possibili, sulla base di scelte che evidentemente non abbiamo preso noi, per rendere più moderno questo luogo-ha proseguito Michele Emiliano-. Oggi mettiamo a disposizione dell’intera regione il Centro trasfusionale con un patrimonio tecnologico e di legami umani: un posto come questo non cammina solo sulla base di tecnologie ma ha come fondamento la capacità che abbiamo di creare nel tempo un’alleanza tra società civile, sanità e organizzazione tra le varie aziende ospedaliere. Il 12 luglio, ricorderemo un fatto tragico. Mi riferisco all’incidente ferroviario in cui persero la vita decine di persone nei pressi di Andria. Ma è anche il giorno in cui, grazie a un appello che lanciai a tutti i pugliesi, c’è stata la più grande donazione di sangue che la storia ricordi». Al Policlinico sono in corso i lavori per la creazione di ambienti da destinare alla Chirurgia cardiologica, toracica e vascolare. «Stiamo costruendo un polo sanitario ad alta tecnologia e specializzazione e, nonostante l’emergenza Covid-19, abbiamo dato un’accelerazione all’attività dei cantieri in corso– annuncia il direttore generale, Giovanni Migliore–. Oggi mettiamo a disposizione del servizio sanitario un’altra struttura moderna, funzionale e avanzata per rispondere alle esigenze di pazienti e operatori». Dello stesso avviso il responsabile del reparto, Angelo Ostuni:«Sicurezza e accoglienza si coniugano in questa nuova struttura: garantiamo a donatori e pazienti ambienti completamente rinnovati e a norma e diamo a medici, infermieri, tecnici e operatori sanitari laboratori e ambulatori in cui lavorare in assoluto comfort nel corso del 2019 abbiamo registrato un incremento delle attività rispetto al 2018 per le procedure ad alta complessità, in particolare la produzione delle cellule staminali è aumentata del 58,2 per cento».