Il monopattino elettrico è sicuramente il mezzo del momento. Piccolo, maneggevole e facile da portare con sé, è il mezzo smart di cui tutti abbiamo bisogno. Questo si rivela particolarmente utile nelle grandi città, che di solito sono caratterizzate da un traffico intenso e mezzi pubblici molto affollati.
Non solo per muoversi, per andare a lavoro o per fare delle commissioni, il monopattino elettrico è la soluzione ideale per muoversi comodamente anche da turista. Che sia d’estate sotto il sole, o d’inverno con il freddo, quando si è in vacanza si cammina tanto: muoversi a piedi è sicuramente stancante, muoversi in monopattino senza dubbio più comodo.
Proviamo insieme a immaginare quello che potrebbe essere un perfetto mini tour in monopattino a Roma.
In monopattino a Roma
Ci sono svariate possibilità per noleggiare un monopattino a Roma: infatti anche qui esistono numerosi servizi di monopattino sharing.
Il punto di partenza del nostro tour in monopattino elettrico è Piazza di Spagna. Sicuramente una delle più rinomate e famose piazze capitoline. Il suo nome deriva dal fatto che in questa piazza ha sede l’ambasciata spagnola presso la Santa Sede.
Molto curioso è il fatto che prima di questo nome era conosciuta come “Piazza di Francia”, nome dovuto alla presenza di palazzi di proprietà riconducibili a personalità francesi. Al centro della piazza si colloca La Barcaccia, fontana opera di Pietro e Gian Lorenzo Bernini.
Da Piazza di Spagna muoviamo verso Via dei Condotti, ovvero la via dello shopping di lusso. Tramite questa via arriviamo al monumento Ara Pacis Augustae, letteralmente “Altare della Pace di Augusto”. Questo monumento è stato fatto costruire nel 9 a.C. dal primo imperatore romano.
L’Ara Pacis è una delle testimonianze più significative dell’arte augustea che sono pervenute a noi. Aveva la funzione di simboleggiare pace e prosperità, entrambe raggiunte grazie alla Pax Romana.
Intrufolandosi tra i vicoletti di Roma, dall’Ara Pacis si può raggiungere il Pantheon. Attualmente è una chiesa a rito cattolico, ma non è sempre stato così: la parola stessa significa “la totalità degli dei”. Questo edificio era un tempo dedicato a tutte le divinità presenti, passate e future.
Solo nel VII Secolo, con la larga diffusione della fede cristiana, da tempio pagano è stato trasformato in Basilica Cristiana, funzione che mantiene tutt’oggi. All’interno del Pantheon sono conservati i resti dei primi due re del Regno d’Italia.
Dalla piazza del Pantheon possiamo poi spostarci a Campo de’ Fiori, piazza tristemente conosciuta in quanto è il luogo in cui è stato arso sul rogo Giordano Bruno. Il tour potrebbe, ovviamente, continuare con infinite tappe in altrettanti luoghi noti della Capitale.
Il monopattino elettrico
Come dicevamo, il monopattino elettrico è il mezzo del momento; e forse, data la massiccia diffusione possiamo definirlo anche il mezzo del futuro. L’elettrificazione del monopattino, come quella che ha investito altri mezzi di trasporto, è frutto dell’avanzamento tecnologico.
Oggi si ha la possibilità di montare su questi mezzi dei motori elettrici piccoli ma efficienti. Tali motori, nonostante le dimensioni, riescono a garantire la giusta forza motrice per gli spostamenti. La legislazione italiana prevede che i monopattini abbiamo una potenza massima di 500 Watt. Per brevi spostamenti, però, come quelli in città, può bastare anche un monopattino dotato di 300 Watt di potenza.
Oltre al motore e alla sua potenza, nella scelta del monopattino si deve tenere in considerazione anche la questione batteria. Essa deve avere una durata adeguata alle necessità di spostamento e deve anche ricaricarsi abbastanza velocemente.
Esiste però una soluzione in cui non è necessario acquistare il monopattino. Come già accennato, parliamo del monopattino sharing.
Il monopattino sharing
La parola sharing letteralmente significa condivisione. Tale parola riporta subito alla mente il concetto di sharing economy, che fa proprio della condivisione dei beni il suo punto cardine.
Per semplificare, la sharing economy, è un modello economico che si è affermato negli ultimi decenni, una sorta di filosofia che punta a un utilizzo condiviso delle risorse a disposizione, più che a un loro uso indiscriminato e inefficiente. L’obiettivo è quello di creare una società caratterizzata da un consumo più consapevole.
Il monopattino sharing va esattamente in questa direzione, poiché, invece di comprare tutti un monopattino, usiamo quelli che ci vengono offerti in condivisione. Facciamo un esempio pratico: ho comprato un monopattino per andare al lavoro, per cui lo uso la mattina per recarmi in ufficio e nel pomeriggio per tornare a casa.
Questo, concretamente, vuol dire che il monopattino resta inutilizzato per la maggior parte della giornata. Se uso un monopattino elettrico in condivisione, una volta arrivato in ufficio e parcheggiato il mezzo in strada, questo può essere usato da un’altra persona, e così via per tutti gli utenti aderenti al servizio.
La smart mobility
Con l’espressione smart mobility facciamo riferimento alla mobilità intelligente, ovvero quel tipo di mobilità, che, tramite l’utilizzo della tecnologia, ci facilita la vita e ci permette di muoverci con maggior comodità, efficienza e risparmio.
Perché parliamo di smart mobility? La risposta è molto semplice. Il monopattino sharing non è altro che uno dei mille aspetti di questo nuovo tipo di mobilità che si sta affermando al giorno d’oggi.
Non solo il monopattino, ma anche bici e scooter, vengono messi a disposizione dai servizi di mobilità condivisa. È proprio qui che entra in gioco il concetto di “smart”: nella maggior parte dei casi, per utilizzare questi mezzi, è sufficiente utilizzare un’app su cui è possibile anche effettuare il pagamento relativo al noleggio.
Monopattino e regolamentazione
La rapida diffusione del monopattino elettrico e dei servizi di monopattino sharing, hanno portato il legislatore a intervenire mediante leggi ad hoc. Queste leggi hanno l’obiettivo di tutelare sia i guidatori, sia gli altri utenti della strada.
Il primo intervento è da attribuirsi a Danilo Toninelli, Ministro dei Trasporti nel 2019 quando alla guida dell’Esecutivo c’era il Presidente Giuseppe Conte. Il ministro, tramite un decreto, aveva gettato le basi per una prima regolamentazione della materia.
Arriviamo poi al 2020, anno in cui, sempre il Governo Conte, ha deciso di intervenire sul Codice della Strada. Il monopattino, così come altri veicoli elettrici similari, sono stati equiparati per legge alle biciclette, portandosi dietro, quindi, tutte le norme che regolano la circolazione di queste ultime.
Il 2022 è l’anno del Decreto Infrastrutture, che finalmente regolamenta l’utilizzo del monopattino elettrico. Pochi semplici regole a supporto del codice della strada e della sicurezza di tutti gli smart driver:
● Il monopattino è a uso della singola persona;
● Casco obbligatorio dai 14 anni (età minima consentita) ai 17 compresi;
● Obbligatori gli indicatori luminosi, anteriori e posteriori;
● Marciapiedi non percorribili e non utilizzabili ai fini del parcheggio tranne dove consentito ad hoc dai comuni;
● Strade urbane (con velocità massima di 50 km/h) e zone/piste ciclabili saranno le sole consentite alla mobilità in monopattino, con limiti di velocità dai 6 ai 20 km/h in base alle zone;
● Sosta consentita nei posti per ciclomotori, motoveicoli e velocipedi;
● Foto a fine noleggio come step obbligatorio per le app di sharing;
● Sanzioni variabili previste per i trasgressori (da € 41 a € 400).