E stato rinvenuto morto spiaggiato un cetaceo della specie Zifio sul litorale di Fasano (BR) un cetaceo piuttosto schivo che rimane in superficie solo pochi minuti ed è capace di lunghe apnee anche di oltre 1 ora a profondità di oltre un chilometro per questo è raro incontrarlo in superficie. Lungo 2,47 metri e dal peso di circa cento chili non è stata accertata la causa del decesso perché sulla carogna non sono presenti segni e/o lesioni di alcun tipo è risulta anche in avanzato stato di conservazione. Una ditta autorizzata per lo smaltimento di S.O.A. (sottoprodotti di origine animale) ha ritirato la carogna in quanto materiale altamente contaminante ed oggi presso la sua sede in Grottaglie, alla presenza del personale sanitario del SIAV”C” del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto, il Dr. Petrella e il Dr. Marino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Foggia hanno proceduto ad una ispezione anatomo-patologica della carogna ed effettuato campioni di organi per esami di laboratori istopatologici e virologici. In un primo momento si pensava che la carogna fosse di una specie rara degli Ziphidae, precisamente del Mesoplodonte che sono tra i cetacei più elusivi – le ultime 2 delle 17 specie conosciute sono state identificate solo negli ultimi venti anni – e nel 2001 è stato rinvenuto in Toscana il primo Mesoplodonte europeus per il Mediterraneo pertanto è immediatamente giunto dalla Sicilia, viaggiando per l’intera nottata in auto, il dott. Gianni Insacco direttore scientifico del Museo Civico di storia naturale di Comiso tra i maggiori esperti di questa specie che ha da subito escluso trattarsi di quest’ultimo genere. Considerato comunque il valore biologico dell’esemplare ritrovato, le ossa sono state prelevate a cura del Dr. Carmelo Fanizza e della Dr.ssa Monica Barnaba della Jonian Dolphin Conservation di Taranto e dopo una apposita fase di sterilizzazione e preparazione verranno esposte al museo dei cetacei di Taranto “Ketos” centro Euromediterraneo del mare e dei cetacei a beneficio di quanti vorranno visitarlo. (Francesco Ruggieri)