Di seguito un comunicato diffuso dall’associazione Noiconsut-Noiaspim:
Dopo il segnale di arresto dovuto alla rottamazione dei ruoli, riparte la riscossione e la procedura di invio degli avvisi e dei ruoli. Nonostante la società per la riscossione abbia garantito l’avvio a scaglioni, negli uffici Equitalia di Lazio, Puglia e Lombardia si sono già verificati gravosi affollamenti e si teme che le stesse sorti possano toccare ad altre regioni italiane. I dipendenti di Equitalia paventano l’assalto agli sportelli e i sindacati, in una lettera aperta, chiedono maggiori risorse per evitare disagi ai contribuenti. La rottamazione delle cartelle prevista dalla legge di stabilità 2014, dopo ben tre proroghe, si è conclusa al 31 Luglio senza i risultati sperati. Le adesioni non sono state massive e quindi i ruoli inevasi, temporaneamente congelati, si sono accumulati negli uffici. Spirato il termine per aderire alla sanatoria, gli agenti alla riscossione non hanno dovuto fare altro che riprendere la normale attività di smaltimento. I sindacati, allertati dalla prospettiva di lunghe code allo sportello, hanno chiesto alla sede centrale di inoltrare gradualmente le pratiche per poter fornire un servizio efficace ai cittadini, dando la precedenza al recupero dei crediti degli enti impositori per cui si corre il rischio della prescrizione. Nonostante i contribuenti potessero, con la sanatoria, pagare in unica soluzione senza interessi le cartelle e gli avvisi di accertamento esecutivi, hanno scelto di attendere che riprendesse la normale procedura. Equitalia sta inviando solleciti e avvisi che riepilogano il debito e forniscono le indicazioni per il pagamento e gli strumenti per evitare di incorrere nelle procedure cautelari esecutive. Ai rappresentanti dei lavoratori in vista di carichi di lavoro straordinari non resta che augurarsi che la partenza sia graduale per garantire un servizio efficace ed efficiente, rispettando le esigenze di contribuenti e lavoratori. La Noiconsut Europa e la Noiaspim, associazioni a tutela del consumatore e delle aziende, sta organizzando petizioni volte alla cancellazione delle sanzioni (30%) e dell’ aggio (9%) proponendo la rateizzazione del debito in funzione rapporto rata/reddito, così come avviene per i finanziamenti bancari. “In questo modo”, dichiara Antonio Pepe, presidente Nazionale Noiconsut Europa e Noiaspim, “lo stato guadagnerebbe di più e si metterebbero i debitori nella condizione di poter pagare”.