Padre della patria. E va be’. Fortunatamente siamo in un Paese libero, quello costruito dai padri della patria, e si può anche contestare un’affermazione del genere. Comunque: Michele Emiliano, candidato alle primarie del centrosinistra per le elezioni regionali, ha “arruolato” Claudio Signorile e lo ha definito (come riporta il Corriere del Mezzogiorno, immagine che riportiamo) un padre della patria.
Certo, lui, il politico tarantino, dall’indagine per le lenzuola d’oro, con sentenza d’Appello di metà novembre 1996, è uscito assolto e si è detto che non aveva preso la tangente da 720 milioni di lire che gli era contestata. Quindi l’ex ministro del Trasporti è una persona onesta, sia chiaro. Ma insomma, un padre della patria magari è un Pertini, un Mameli, tanto per non dire dei più celebrati di sempre come Garibaldi, Mazzini, Cavour e Vittorio Emanuele. Accanto a questi, secondo l’ex sindaco di Bari, c’è Signorile. Mah.
Dopo questa dichiarazione roboante è evidente che l’ex sindaco barese è inadeguato a svolgere il ruolo di governatore