Il conflitto mediorientale sta provocando centinaia, migliaia di morti fra israeliani e palestinesi. I bombardamenti di Hamas e le risposte terribili di Israele fanno temere una gravissima escalation, soprattutto per i civili che, ad esempio in quella zona della Palestina, vengono lasciati senza acqua né elettricità per decisione israeliana.
Conflitto in Medioriente che non deve fare dimenticare la guerra in corso in Ucraina, con l’invasione russa che non fa registrare rallentamenti ed una controffensiva che fa riconquistare, un po’ per volta, terreno ai difensori.
Ci sono poi tante, tante guerre dimenticate, nel mondo.
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Alle 7 circa l’arrivo di due aerei militari italiani. A bordo complessivamente duecento persone circa, connazionali che sono state riportate nel nostro Paese da Israele. Da dettagliare se ci ciano i quattro turisti salentini che con certezza, fino a ieri pomeriggio, erano fra le persone bloccate nell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.
Scrive Giuseppe Migali:
Situazione aereoporto Tel Aviv, abbandonati assieme ad altri italiani. Ma cosa aspettano a fare i voli di stato dall’Italia? Gli aerei in partenza sono tutti zeppi, ed altri paesi tipo la Polonia si sta rimpatriando i suoi cittadini. Ma si può?
Scrive Flavio Filoni, sindaco di Galatone:
In queste giornate di forte instabilità geopolitica non posso non dedicare un pensiero a Giuseppe, nostro concittadino bloccato a Tel Aviv durante i bombardamenti, con il quale da sabato sono sempre in contatto.
Gli ultimi aggiornamenti complicano notevolmente il ritorno dei nostri connazionali a causa della cancellazione dei voli e della chiusura di diverse arterie autostradali.
Sono in costante contatto con la Prefettura, per fare il possibile affinché Giuseppe, come ogni italiano presente nelle zone di incipiente guerra, possa rientrare a casa.