Stamani una donna si è messa a piangere in quell’ufficio, poche decine di metri quadrati e cartella esattoriale da molte centinaia di euro, a carico della coppia di anziani. Uno dei casi di giornata. E da giorni è così, all’ufficio tributi di Martina Franca a proposito di tassa rifiuti. Questo notiziario da più di un anno, e cioè praticamente dalla sua nascita, evidenzia che qualcosa non va. Spesso inascoltato. Ecco le conseguenze. Ora iniziano ad accorgersene anche alcuni politici. Di seguito una dichiarazione di Magda Balsamo, consigliera comunale di Martina Franca (gruppo Pd) e a seguire, quella di Mario Caroli, vicecoordinatore Forza Italia di Martina Franca:
Ritengo l’ennesimo increscioso disservizio causato in questi giorni dalla gestione erronea dei tributi alquanto ripugnante. Code di cittadini arrabbiati, stanchi e diverse volte disperati, riempiono l’androne di Palazzo Ducale.
Personalmente non condivido che nel 2014, nell’era della tecnologia, degli smartphone e della comunicazione, a causa di “intoppi” burocratici ci si ritrovi in una situazione del genere.
Nonostante l’intento dell’Amministrazione di mettere a disposizione dell’ufficio tributi e degli stessi cittadini due unità della società di riscossione, si ripresenta il problema degli avvisi di pagamento da correggere, che per un fortuito(?) caso del destino la questione si ripropone proprio “sotto le feste”.
La cosa più grave è che malgrado i cittadini abbiano presentato le dovute denunce Tares entro il 31 marzo del 2014, rettificando le informazioni anagrafiche degli stessi nei casi di cambio residenza e nei casi di dichiarazione dei componenti del nucleo familiare, allegando documentazione idonea, numerose sono le segnalazioni di erroneo conteggio nella liquidazione della tariffa (Tari).
E con la Tari non è possibile l’autoliquidazione come per la Tasi.
Ma poi, viene lecita la domanda: perché se all’Anagrafe risulta che il cittadino vive da solo (come ad esempio molti anziani), egli debba “denunciare” di voler chiedere la detrazione del 30%? Non può avvenire in maniera automatica nel momento dell’accertamento?
E’ chiaramente necessario che si crei una rete telematica unificata di informazione (anagrafica-tributaria-elettorale-catastale) all’interno degli uffici comunali affinché in tempo reale chi accerta può conoscere nel dettaglio le informazioni senza provocare code di contribuenti al Palazzo Ducale che portano esclusivamente disagio sia agli stessi cittadini sia agli uffici.
Manifesto contrarietà per l’ennesimo episodio di gestione tributaria, e rammarico per il disagio che è stato causato alla popolazione.
Auspico che si prendano seri provvedimenti, a prescindere dall’attesa della scadenza del mandato della società di riscossione, e che si mettano in atto meccanismi di semplificazione amministrativa mediante l’utilizzo di tecnologia adeguata. In questo confido nel nostro Sindaco, Franco Ancona.
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Sulla gestione tributi si è verificata l’ennesima inefficienza amministrativa. Nonostante il coordinamento di Forza Italia abbia già segnalato clamorosi errori commessi , dobbiamo denunciare (di nuovo!) un caso di “malagestione” dei tributi .
Come da regolamento, le famiglie monocomponente, nell’ imposizione fiscale della Tari , dovrebbero usufruire della detrazione del 30%. La cosa assurda è il trabocchetto che si nasconde nell’articolo successivo, il quale richiede che il contribuente presenti apposita istanza per ottenerne il riconoscimento. Ma il Comune sa che la maggior parte di questi contribuenti sono anziani, spesso impossibilitati a recarsi presso gli uffici preposti, oppure addirittura inconsapevoli di godere di tale diritto ? Tutto ciò comporta, ancora una volta, che i più avveduti si dovranno sorbire lunghe file per ottenere tale detrazione (presso Soget e ufficio tributi), mentre i meno esperti, ahimè, pagheranno cara la loro inesperienza. La questione è tanto più grave se si considera che sono 6000 i martinesi cui spetterebbe il diritto di detrazione. Parliamo di centinaia di migliaia di euro che potrebbero essere sottratti illegittimamente a cittadini, già peraltro vessati a sufficienza da carichi fiscali tra i più alti al mondo. Come può un’amministrazione, che si definisce operosa e diligente, permettere che migliaia di cittadini , paghino conti “gonfiati”? Due richieste dunque: l’amministrazione si fermi e riformuli in maniera corretta gli avvisi di pagamento, cioè a cifra già ridotta , e quindi se ne proroghi la scadenza. Si abroghi perciò l’articolo del regolamento che richiede l’obbligo di istanza per accedere alla detrazione, perché nella sostanza esso vanifica tale vantaggio!Del resto è noto che la prima proroga era esclusivamente dovuta alla loro disorganizzazione e non ad un altruistico slancio verso i contribuenti , come volevano farci credere. Ma questi sono problemi dei cittadini. Gli amministratori hanno ben altre preoccupazioni: presenziare a tutti gli eventi, compiacersi delle proprie foto sui giornali, vantare fantomatici successi amministrativi, provarsi in patetici duelli sui social . Perché non istituire allora, per tornare ai fasti del passato, un assessorato alla propaganda? Si facciano cose serie, per favore! Chi dice all’anziano che vive da solo che ha diritto ad una sostanziale detrazione, se non lo fa il Comune? Dove finiranno i soldi illegittimamente incassati ? Chi pagherà per gli eventuali contenziosi in cui il Comune sarà chiamato a causa di questa approssimativa imposizione fiscale ? L’amministrazione, tra un evento e l’altro, qualche risposta dovrà pure provare a darla.
Come si fa a dire “confido nel Sindaco Franco Ancona” Se su questa faccenda il sindaco, persona espertissima in materia di tributi e organizzazione dei servizi comunali, e’ stato totalmente silente ed inefficace visto che i problemi che si sono verificati a Pasqua sono stati irrisolti e si sono ripresentati in tutta la loro gravità a San Martino? Egregia Sig.ra Balsamo un po di coraggio e faccia il suo dovere di pubblico amministratore, non faccia come il suo assessore che chiese ai martinesi di denunciare la Soget.
Il Sindaco Ancona (commento moderato in questa parte). Non rispondere ai cittadini ed ai giornalisti, poi, è solo (commento moderato in questa parte) di sottoporsi a qualsiasi confronto dialettico e democratico. La sua formazione (commento moderato in questa parte) sta emergendo (commento moderato in questa parte): ormai la sua rocca è inaccessibile anche ai suoi consiglieri, che per far conoscere il proprio pensiero ricorrono alla stampa. Lei, dott.ssa Balsamo ha detto “confido” ma confido etimologicamente vuol dire “con fiducia”, ma ormai i Martinesi non hanno più alcuna fiducia in questa Amministrazione fatta di proclami, auto celebrazioni, (commento moderato in questa parte), tasse, tantissimi errori…………E’ deprimente e mortificante per noi cittadini essere trattati (commento moderato in questa parte) ed essere rappresentati da un bagno pubblico ed un cassonetto.
Quando si scelgono certi dirigenti è logico e naturale che si giunga a questi risultati. Non parliamo poi della pochezza dell’assessore al ramo. Consigliera Balsamo, se si reputa una persona seria e tiene a cuore le sorti dei cittadini martinesi, soprattutto di quella signora citata nella testata, vada dal suo Sindaco Franco Ancona e faccia rimuovere immediatamente la dirigente che lui ed il suo amico segretario Gallo, hanno rifilato a tempo indeterminato a noi poveri cittadini martinesi. E chieda le dimissioni dell’assessore Basile, per incapacità. Gli errori rilevati quest’anno sono gli stessi contenuti nelle cartelle dello scorso anno, fatti correggere dai cittadini dopo aver fatto lughe code. E poi consigliera Balsamo: l’appalto del servizio rifiuti che fine ha fatto?
Sarebbe opportuno chiedere le dimissioni di un po’ di politici locali… Il presidente della commissione bilancio che fa?
Grazie per il suo intervento. Certo, quando una rappresentante del popolo definisce ripugnante una procedura dell’amministrazione pubblica, dovrebbe esserci una seria assunzione di responsabilità. Il punto è che quella rappresentante del popolo confida nel responsabile principale, cioè il sindaco che è responsabile di tutto, come dice il testo unico sugli enti locali, insomma la legge. Allora, lei ha l’illusione di un’assunzione di responsabilità? (agostino quero)
Il Consigliere Comunale svolge funzioni di indirizzo e controllo, non di scaricabarile, come nella fattispecie. Nel recente passato si è data ampia dimostrazione dei risultati che si possono ottenere se ci si siede nei banchi del Consiglio Comunale, anche in maggioranza, svolgendo correttamente tali funzioni. Mi devo ripetere: vedi i consiglieri Di Giuseppe Cosimo, Mariella Francesco, Chiarelli Anania, Cantore Marcello, Martucci Antonio, tutti entrati in Consiglio Comunale nella maggioranza a sostegno del Sindaco Conserva e passati all’opposzione per la loro attività di indirizzo e controllo, diversa da quella degli altri consiglieri. Se si hanno a cuore le sorti dei cittadini e la consapevolezza che si stanno gestendo i soldi dei cittadini (che oggi, se li hanno, sono pochissimi), in qualsiasi collocazione, maggioranza od opposizione, si tirano fuori gli attributi, se si posseggono, e si agisce. Non si scarica il barile all’altro.