Quindici rinviati a giudizio. Processo dal 5 aprile 2018. Questa la decisione del gip Paola Incalza, di Taranto, in merito ai disordini del 29 luglio 2016. Quella mattina, l’allora premier Matteo Renzi inaugurò nella città ionica una parte del museo archeologico. All’esterno, pesante contestazione. Eccessiva, stando all’accusa: “i manifestanti, contravvenendo alle prescrizioni della Questura, tentarono più volte di forzare lo schieramento di polizia: in quei frangenti dai più facinorosi furono lanciati oggetti pericolosi verso il dispositivo di sicurezza e fu colpito un dirigente della Polizia di Stato” scrive il pm Giovanna Cannarile. In particolare, due persone devono rispondere dell’accerchiamento del parlamentare Michele Pelillo. Ma quella mattina, fu anche di questa immagine.