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Cassazione: stop alla vendita di frutta e verdura con cassette all’aperto Sentenza della III sezione penale. Un caso campano che interessa tutti

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La vicenda riguarda un commerciante di Nola e tre cassette di verdura esposte per la vendita in strada a Pomigliano d’Arco. Passati vari anni e tutti i gradi di giudizio, ora quel commerciante è stato condannato in via definitiva. Infatti la III sezione penale della Cassazione ha stabilito che tale metodo di vendita contravviene alla legge 283/1962 in materia di condizioni igieniche nella vendita di generi alimentari e chi lo fa si mette a rischio di una denuncia penale.

La Cassazione ha preso per buona la sentenza del tribunale di Nola secondo cui “la messa in commercio di frutta all’aperto ed esposta agli agenti inquinanti costituisca una violazione dell’obbligo di assicurare l’idonea conservazione delle sostanze alimentari”: nel caso specifico, “tre cassette di verdura erano esposte all’aperto e, pertanto, a contatto con agenti atmosferici e gas di scarico dei veicoli in transito” e la verdura “era esposta per la vendita sul marciapiede antistante l’esercizio commerciale”. E adesso, in ogni angolo delle nostre strade, dalla Puglia a ogni parte d’Italia, attenzione alla frutta esposta in strada.


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