Il 18 febbraio, quando (forse) arrivierà una decisione dopo 26 rinvii, l’alta corte di Delhi deciderà sul caso di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre “sulla base del diritto, non preoccupandosi della reazione internazionale”. questa dichiarazione, delle autorità indiane, fa seuito a quanto ieri si è letteralmente scatenato, dall’Italia ma non solo, in conseguenze dell’ulteriore rinvio e in conseguenza del fatto che intenzione indiana è quella di processare Girone e Latorre per terrorismo. Senza pena di morte ma sempre ipotesi di terrorismo è, nei confronti di due militari nell’esercizio delle loro funzioni.