Di seguito alcuni comunicati diffusi dai carabinieri:
Si sono traferiti a Palagiano, ospiti di alcuni amici, dopo le innumerevoli vicissitudini familiari, culminate addirittura in una temporanea separazione, è questa la storia di una coppia di giovani conviventi, poco più che ventenni, che, nella tarda serata di ieri ha raggiunto il triste epilogo. Dopo essere stati cacciati dall’abitazione dei genitori di lei, hanno chiesto e ottenuto ospitalità da una famiglia di Palagiano; con loro due, anche una bimba di 11 mesi, nata dalla loro breve relazione di convivenza, ma che il ragazzo non ha voluto riconoscere. Nonostante tutto, la giovane donna ha accettato di continuare a vivere insieme, forse per paura o magari solo per amore di sua figlia e del nascituro che porta in grembo, ma solo dopo pochi giorni si è resa conto dell’errore commesso. Minacce, ingiurie di ogni genere, finanche aggressioni fisiche, spesso alla presenza della neonata, sempre determinate da banali motivazioni, tutte vessazioni che la giovane mamma, abbandonata anche dalla famiglia di origine, ha dovuto sopportare fino a ieri sera. E infatti, all’esito dell’ennesima violenta lite, il ragazzo, incurante della presenza dei coinquilini, ha dapprima percosso la convivente, puntandole un coltello alla gola, poi, ha addirittura usato violenza nei confronti della figlioletta che – fortunatamente – è rimasta illesa. I padroni di casa, dinanzi a tale ingiustificata e brutale aggressione, hanno immediatamente richiesto l’intervento di una pattuglia di Carabinieri, che giungevano tempestivamente sul posto, fermando il marito violento e sequestrando il coltello utilizzato per la grave minaccia. Poi le immediate cure alla donna e a sua figlia, che hanno per fortuna scongiurato ben più gravi conseguenze, in particolare a carico del feto, al 5° mese di gestazione. Il triste racconto della vittima ai Carabinieri della Stazione di Palagiano, ha fatto innanzitutto emergere l’esistenza di un’evidente situazione di disagio sociale, che spesso connota nuclei familiari di giovanissima età e che, in assenza di validi sostegni affettivi, può condurre a tali derive. La ragazza ha continuato ripercorrendo le tappe della sua storia, soffermandosi, in particolare, sulla nascita di sua figlia, quando il convivente non solo ha deciso di interrompere la relazione sentimentale, ma anche di non riconoscere la paternità della neonata; infine, ha denunciato ulteriori e non sporadici episodi di vessazioni fisiche e morali, compiute dal suo convivente, a partire dal mese di agosto 2013, quando hanno deciso di ritornare insieme. Il prevenuto è stato quindi arrestato con le pesanti accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce aggravate e condotto presso la Casa Circondariale di Taranto, a disposizione della competente A.G.
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Nella giornata di ieri, i militari della Compagnia Carabinieri del capoluogo jonico, hanno eseguito specifico servizio di controllo del territorio, con l’ausilio di personale del N.A.S. di Taranto, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti e al controllo degli esercizi pubblici. Il dispositivo, composto da dieci militari della Compagnia Carabinieri di Taranto, ha privilegiato il quartiere “Tre Carrare – Solito”, consentendo di conseguire importanti risultati operativi.
Quattro giovani del capoluogo, nel corso di perquisizione veicolare e personale, sono stati trovati in possesso di circa cinque grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana. I soggetti sono stati tutti segnalati alla competente autorità amministrativa.
In via Dario Lupo e, successivamente, in via Dante Alighieri, personale del N.A.S. di Taranto, ha eseguito specifici controlli amministrativi presso due attività commerciali del luogo, accertando violazioni in materia igienico-sanitaria, con sanzioni pecuniarie per un complessivo di euro duemila. A carico di entrambe sono state avanzate proposte alla competente Autorità amministrativa per la successiva sospensione, sino al ripristino delle condizioni sanitarie necessarie. Nel corso del servizio di controllo del territorio, sono state complessivamente eseguite diciannove perquisizioni (quindici personali e quattro domiciliari); controllati dieci soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale e tre esercizi pubblici.