Con lo stop della discarica Formica, voluto ieri dall’amministrazione provinciale di Brindisi perché l’impianto è ritenuto non a norma, il capoluogo adriatico torna nel caos. Ammesso che ne fosse uscito. Il servizio di raccolta dei rifiuti è sospeso. E dire che l’inquinatore, Luca Screti, è in carcere. E dire che il sindaco (ormai ex) ai domiciliari, Mimmo Consales, è ai domiciliari perché, secondo l’accusa, loro sul caos rifiuti ci hanno costruito su una truffa, una vicenda di corruzione ecc. Ma il dramma della situazione-rifiuti, a Brindisi, è ben più di una “semplice” vicenda Consales-Screti. Si tratta di un territorio fatto di discariche-colabrodo, di cui gli enti pubblici sanno e sapevano, da molti anni se non da decenni. Il sistema-rifiuti, a Brindisi, non funziona. Così è stato commissariato, almeno per la parte relativa al trattamento. Con questi risultati: oggi, la monnezza, non si raccoglie, perché, evidenzia Ecologica pugliese che cura la raccolta, non si sa dove buttare i rifiuti. Bene. Molto bene.
(foto: repertorio. Per ora)