Prescritto per la prima volta in Puglia il farmaco anti-Covid Paxlovid. Ad autorizzarne l’uso sono stati i medici del reparto di Malattie infettive del Policlinico di Bari. A riceverlo sarà una donna positiva al virus con comorbidità, «che proprio in ragione della sua fragilità- spiega la direzione generale della principale struttura ospedaliera della regione- avrebbe avuto un alto rischio di sviluppare una forma grave della malattia. La richiesta, come previsto dal protocollo Agenzia italiana del farmaco, è stata inviata dal medico di medicina generale nei primissimi giorni dall’esordio dei sintomi al centro clinico del Policlinico che ha valutato i criteri di eleggibilità della paziente. Il medico specialista ha effettuato la prescrizione sul registro Aifa e richiesto il farmaco alla farmacia del “Di Venere”, indicato dalla Regione come magazzino centralizzato».
Si tratta di una molecola che «in base alle stime dei trial previsti dalla legge, promette un’efficacia vicina al 90 per cento nella riduzione delle ospedalizzazioni di pazienti fragili affetti da Covid- precisa la professoressa Annalisa Saracino, direttrice dell’unità operativa di Malattie infettive-. Vedremo come andrà l’impiego sul campo. Abbiamo sperimentato con buoni risultati la collaborazione con i medici di medicina generale già per la somministrazione dei monoclonali e siamo fiduciosi che anche per questa terapia domiciliare ci sia la stessa sinergia. Questo farmaco va gestito con appropriatezza in quanto contiene una molecola, il Ritonavir, che conosciamo bene per averla già usata in diverse infezioni virali: può interagire con altri farmaci e sarà quindi importante conoscere bene la storia clinica del paziente».
Il Paxlovid è indicato per il trattamento del Covid negli adulti a maggior rischio di andare incontro a forme severe della malattia. «In particolare questi medicinali sono indicati in caso di obesità, quindi di un indice di massa corporea (Bmi) superiore a 30- chiarisce il Policlinico barese-; in persone con tumori, anche del sangue; o con insufficienza renale cronica, broncopneumopatia severa, immunodeficienza primaria o acquisita, malattia cardiovascolare grave e diabete mellito scompensato. In questi casi il medico di medicina generale o le Usca, inviano la segnalazione al centro ospedaliero».