Il Minibar, con la lodevole iniziativa di cui è stata madrina Nadia Toffa, è un riferimento per i Tamburi.
Poi scopri che i bar, ai Tamburi, possono essere tanti, importanti riferimenti per la comunità.
Almeno un altro.
Scuole Vico, Deledda, De Carolis. Famose a Taranto e oltre Taranto, non per l’attività didattica ma per l’inquinamento. Una cosa da far cadere le braccia. Un’offesa per chi lavora e per un quartiere intero.
Stai lì ad aspettare le evoluzioni della mattinata di protesta e vai al bar per un caffè. Il bar più vicino che ci sia: è bene non allontanarsi.
Il bar si trova in una strada su cui affaccia anche il supermercato e che è abbastanza anonima. All’ingresso del bar, Art1. Mah.
Poi, dentro, i richiami alla Costituzione. Al lavoro. All’ambiente (che nella Carta non è citato ma, ad esempio, il paesaggio ne è componente essenziale). Alle risposte che si aspettano e che non arrivano mai e se arrivano sarebbe stato meglio non fossero arrivate.
Che bellissimo concetto di locale pubblico, che resiste, lì, nel quartiere che vive la situazione più difficile della città attualmente più difficile d’Italia. Andarci e guardare le figure ai muri, e leggere quelle parole, oltre a prendere il caffè, per riflettere.
E magari portarci anche rappresentanti pubblici, di qualsiasi istanza, per ricordare loro che quella steada anonima, quel bar che da sei anni ha fatto della Costituzione la sua essenza, e quelle scuole, vogliono essere in un posto normale. Secondo il loro sacrosanto diritto. Sancito dalla Costituzione.