Dopo gli arresti di ieri è il caso di ricapitolare la situazione anche politica di Bari e parte della città metropolitana.
Il 26 febbraio la prima ondata di arresti, la più corposa con oltre 130 misure cautelari fra cui quelle a carico di esponenti del clan Capriati, di Giacomo Olivieri ex consigliere regionale pugliese e della moglie Maria Carmen Lorusso, consigliera comunale di Bari eletta nello schieramento di centrodestra poi passata in maggioranza. Invio di commissari ministeriali a Bari per valutare l’ipotesi di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
La settimana scorsa otto misure cautelari fra cui quella a carico di Antonio Donatelli, sindaco di Triggiano (città metropolitana di Bari) per ipotesi di corruzione elettorale. Donatelli ha respinto le accuse così come Alessandro Cataldo, marito dell’assessora regionale Anita Maurodinoia, a sua volta indagata e dimessasi dalla giunta della Regione Puglia. L’altro ieri la maggioranza dei consiglieri comunali di Triggiano ha formalizzato la procedura di scioglimento del consiglio comunale, con il sindaco che aveva già annunciato le dimissioni.
Ieri altri arresti a Bari. Fra i sette destinatari di misure cautelari i fratelli Alfonso ed Enzo Pisicchio, il primo già assessore regionale e fino a ieri presidente Arti Puglia. La truffa legata alle concessioni pubbliche è tra le accuse a vario titolo.