Dopo il decreto Ilva, i sindacati esprimono delusione e il subcommissario del colosso siderurgico, Edo Ronchi, lascia. Lo fa perché non c’è la sua nomina a commissario per le questioni ambientali legate all’Ilva, sarebbe stato un riconoscimento più diretto della necessità di provvedere al risanamento e non è arrivato.
Soprattutto, nel decreto non sono contenute norme con impegni di spesa cospicui, attingendo dai fondi dei Riva sequestrati o con un finanziamento dello Stato, per dare luogo al risanamento ambientale di Taranto.