Di seguito il comunicato:
Una incredibile coincidenza. È questo che hanno pensato i tre fratelli Sgarra quando ieri sera si sono visti piombare Achille Lauro nel loro ristorante stellato. Felice, Riccardo e Roberto si apprestavano infatti a soffiare sulle candeline del loro secondo anno di attività di Casa Sgarra a Trani (BT), quando, accompagnato dal suo team, è arrivato l’artista, che aveva da poco terminato la sua esibizione nel gran finale di Battiti live, svoltosi proprio nella cittadina Adriatica. Un artista a tutto tondo e controverso Lauro, autore, regista, scrittore e performer molto seguito soprattutto dai più giovani. Pseudonimo di Lauro De Marinis, l’Achille nazionale, popstar griffata interamente Gucci del tarantino Alessandro Michele – il trapper a Sanremo nel corso degli anni ha presentato prima “Rolls Royce”, che lo ha fatto conoscere al grande pubblico, poi “Me ne frego” e quest’anno “Domenica”, con l’Harlem Gospel Choir – è ritornato alle esibizioni dal vivo dopo aver partecipato all’Eurovision Song Contest a Torino, rappresentando la Repubblica di San Marino con il pezzo Stripper. Il Sole24ore ha recentemente stimato il valore dei suoi contratti e del suo brand in un patrimonio di 15 milioni di euro.
«È stato gentilissimo – hanno sottolineato Riccardo e Roberto Sgarra – l’abbiamo accolto, mettendoci subito a disposizione per le sue esigenze e quelle dello staff, riservando loro un’intera tavolata nel nostro ristorante stellato, mentre fuori si faceva il capannello di fan e curiosi».
Lauro si è dimostrato un artista dal palato sopraffino. Dopo le entrée e il crudo di mare, ha degustato uno dei piatti simbolo degli Sgarra come l’Insalata d’amare, commentando che quei sapori non li ha mai provati prima in vita sua, poi è stata la volta dei due primi: ‘tubettini di ceci neri’ e ‘risotto Milano a Trani’ con tartare di gallinella, ragù di scorfano e risotto allo zafferano, il tutto innaffiato con champagne e Chablis.
«Alla fine della cena – ha riferito lo chef Felice Sgarra – ho preparato per lui una millefoglie di crema chantilly con la scritta ‘Auguri, Super Star’». Achille Lauro ha brindato alzando il calice, assieme al suo staff, al motto di ‘compatti e coesi’!
Di very important person e di artisti ne sono passati tanti da Casa Sgarra, e che anche Achille Lauro abbia scelto proprio il ristorante degli Sgarra per festeggiare il suo compleanno, conclama la qualità e la professionalità dei tre fratelli che ogni giorno vestono i panni di ambasciatori del gusto. Scherzosamente nelle stories di instagram si definiscono top player, per la loro abnegazione nel lavoro, senza tralasciare la qualità dell’accoglienza e l’inventiva, senza le quali caratteristiche non avrebbero ricevuto, ad appena due anni dall’apertura della loro ultima creatura, tanti riconoscimenti.
La stoffa dei campioni, dei top player appunto, era già segnata nel loro anno di nascita. Quel 1982 che ad ogni italiano ricorda una vittoria difficilmente scalfibile dalla patina del tempo. I gemelli Sgarra, nati nel 1982, 40 anni, assieme al fratello minore Roberto di grande competenza, soffiano sulle prime due candeline della loro creazione più bella: Casa Sgarra, una storia di famiglia, come recita il payoff, ripreso anche dalla celeberrima guida rossa. E non è un caso che abbiano deciso di spalancare i battenti del loro ristorante due anni fa e proprio l’11 luglio, il giorno della vittoria della coppa del mondo di calcio dell’Italia. Casa Sgarra è il ristorante dei record, ad appena 3 mesi dall’apertura ha conquistato la stella Michelin, riconfermata, ça va sans dire, anche l’anno dopo. Ma numerosi altri riconoscimenti sono arrivati puntuali, grazie alla estrema professionalità del team, alla qualità indiscussa dell’accoglienza, in cui Riccardo e Roberto Sgarra sono dei veri maestri, e della eccellenza della cucina, per l’estro, l’impegno di un entusiasta per definizione: Felice Sgarra, chef di caratura e di trascinante empatia. Tanto da aver deciso di investire oltremodo e aprire, accanto a Casa Sgarra, anche un caffè-bistrot di grande eleganza “Starpops”, la stessa qualità del ristorante in una versione più easy, più pop appunto.
Auguri ad Achille Lauro e auguri a Casa Sgarra dunque!