Luigi e Aurelio Luciani, uccisi perché testimoni scomodi. Oppure perché il loro pick-up è identico a quello di altre persone di San Marco in Lamis e si trovava, fortuitamente, nella zona dell’agguato l’altro ieri mattina. Due fratelli incensurati, famiglia di lavoratori, ammazzati nella guerra di mafia che oltre a loro due, mercoledì mattina, ha fatto altre due vittime: il boss Mario Luciano Romito, cinquantenne di Manfredonia, e il cognato Matteo De Palma che guidava la macchina con a bordo Romito.
A San Marco in Lamis, oggi, è lutto cittadino, per i funerali di Luigi e Aurelio Luciani, vittime innocenti di mafia. Le esequie alle 16 nella chiesa della Collegiata.
(foto home page: fonte tgnorba)