Di seguito un comunicato diffuso dal Comune di San Giovanni Rotondo:
«La Regione ci dica dove dobbiamo smaltire, altrimenti tutti gli sforzi fatti per aumentare la raccolta differenziata, tenendo bassi i costi, saranno inutili». É l’appello dell’assessore Antonio Girolamo D’Addetta che sottolinea: «Non possiamo rimanere ostaggio di logiche del momento, abbiamo bisogno di programmazione e d’interventi chiarificatori, altrimenti c’è il rischio che i cittadini sangiovannesi dovranno sostenere più costi per lo smaltimento dei rifiuti, mentre noi amministratori siamo lasciati soli a governare proteste e malcontenti che non dipendono dalla nostra volontà».
L’allarme conferimento era stato lanciato dall’amministrazione comunale già a luglio, quando il sindaco Costanzo Cascavilla, aveva scritto al presidente della Regione Michele Emiliano e al commissario straordinario Gianfranco Grandaliano, per evidenziare la difficoltà di trovare siti adeguati al conferimento ‘frazione organica dei rifiuti’.
I “viaggi della speranza” non sono solo sanitari, ma anche ambientali, visto che in Capitanata è sempre più difficile conferire i rifiuti. Infatti, nella lettera, successiva alla chiusura dell’impianto di Deliceto, si sottolineava il maggiore costo del conferimento dovuto al trasporto dei rifiuti in Abruzzo, presso l’impianto di Cupello (CH). Possibilità presto esaurita per l’indisponibilità del sito a continuare a ricevere i rifiuti del comune garganico.
Una situazione che, come scriveva il sindaco, “sta creando diversi disservizi e un considerevole aumento dei costi, posti a carico dei cittadini sangiovannesi, e che vanificano il lavoro svolto sulla raccolta differenziata” che fa segnare percentuali in costante crescita, nonostante alcune cattive abitudini.
«Abbiamo da sconfiggere non solo la burocrazia regionale, ma anche il malcostume dei cittadini che continuano a non conferire nel modo adeguato i rifiuti. In questo senso abbiamo aumentato i controlli in collaborazione con il responsabile della Tekra, Antonello Zaza, e della polizia locale per snidare quanti continuano a non rispettare le regole, finendo per rendere vani gli sforzi portati avanti dall’amministrazione comunale e per incidere sulle percentuali della raccolta differenziata, dalle quali dipendono anche i costi da sostenere per la tassa comunale. Saremo inflessibili: il rispetto dell’ambiente comincia dal rispetto delle regole e del decoro urbano», afferma l’assessore d’Addetta.