La quarta edizione del Grand bal d’Italie, il galà di beneficenza del Comitato degli italiani all’estero (Com.It.Es.) di Bruxelles, tenutasi il 7 dicembre nella capitale belga, è stata dedicata alle città e regioni del Bel Paese.
Un posto d’onore era riservato a Matera, capitale europea della cultura 2019 e patrocinante della manifestazione, attraverso alcuni scatti originali della mostra fotografica ‘Souvenir d’Italie’, presentata in anteprima al galà dal collettivo tarantino ‘Welcome in Passione Foto’ e esposta questa settimana al Parlamento europeo. Non è mancato un ottimo Aglianico del Vulture (cantine Elena Fucci), selezionato dal commissario ONAV a Bruxelles Alma Torretta, ad accompagnare la cena di gala ideata dal cuoco lucano Angelo Galasso, titolare del micro-ristorante ‘Pane e olio’ a Mons.
Ma anche tanta Puglia, a cominciare da un’esibizione di danze folkloristiche eseguite da ‘Terra nostra’, gruppo di giovani emigrate italiane di seconda e terza generazione, che coltivano la tradizione a Charleroi. “Abbiamo portato la pizzica al Grand bal d’Italie! È stato un rischio, ma il pubblico di ogni nazionalità si è lasciato trascinare dai ritmi del sud Italia” gioisce Benedetta Dentamaro, segretario generale del Com.It.Es. e curatrice della manifestazione dal suo esordio nel 2016.
“Non nascondo che, da pugliese, come anche il presidente del nostro Comitato Raffaele Napolitano, è stato un orgoglio presentare alla comunità internazionale in Belgio questo ed altri pezzi forti della nostra regione”, ammette Dentamaro: dalla degustazione di panzerotti offerti da ‘La Panzerottata’ (Bruxelles), al quadro dedicato a Domenico Modugno in occasione dei 25 anni di ‘Nel blu dipinto di blu’, eseguita festosamente dall’Orchestra italiana Bruxelles diretta dal maestro Angelo Gregorio.
“Il Grand bal d’Italie non è un evento, è un luogo dove si incontrano italiani e non italiani. Con questa manifestazione realizziamo quella parte della nostra missione che mira alla integrazione degli italiani emigrati nel paese di destinazione, e alla diffusione della cultura italiana all’estero” spiega Dentamaro, che conclude: “il valore di vettore culturale della manifestazione è stato riconosciuto già l’anno scorso dalla Commissione europea, che l’ha inclusa nell’Anno europeo del patrimonio culturale. Anche questa quarta edizione è stata molto apprezzata dal pubblico (oltre 420 presenze) e dagli stessi artisti, che invocano l’edizione 2020. Ma per portare avanti questo progetto, realizzato esclusivamente con il lavoro di qualche volontario e con le donazioni degli sponsor (BNP Paribas Fortis, Confartigianato imprese Bergamo e Campari tra gli altri) abbiamo bisogno del supporto delle istituzioni italiane “.
(foto a sinistra: Elena Basile, ambasciatrice d’Italia a Bruxelles, fra Raffaele Napolitano e Benedetta Dentamaro)
(foto: Bernard van Poucke)