L’associazione Legamjonici ha diffuso dei dati relativi ad esami compiuti negli anni scorsi a Taranto: in quattro casi su quindici, il latte materno presentava tracce di dissiona. Le tracce erano comprese fra i quattro e i 15 picogrammi per grammo, quando il limite massimo è stabilità in tre picogrammi per ogni grammo di latte. I dati, va detto, non sono nuovissimi, perché risalgono a cinque-sei anni fa, ma furono diffusi solo nel 2011 e l’anno scorso se ne occupò una rivista scientifica.