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Regione Puglia, i 523 milioni di euro di fondi Ue: l’eurodeputata, Vendola renda pubbliche le motivazioni di Bruxelles Rosa D'Amato, M5S, lancia la sfida al presidente che aveva definito balla spaziale l'allarme sulla perdita dei fondi VIDEO

rosa damato

Nei giorni scorsi Rosa D’Amato, eurodepitata M5S, aveva lanciato un allarme: la Regione Puglia rischia il blocco di fondi europei per 523 milioni di euro. Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, aveva risposto trattarsi di una normale procedura, nessuna perdita di fondi e aveva bollato l’allarme M5S come balla spaziale. Oggi Rosa D’Amato lancia la sfida a Vendola: renda pubbliche le motivazioni di Bruxelles sulla sospensione dell’accreditamento. Di seguito il comunicato diffuso da Rosa D’Amato e, a seguire, il video del suo intervento:

“La Puglia non ha dato sufficienti garanzie nei controlli sulle spese effettuate con i fondi europei, tanto che Bruxelles ha riscontrato diverse e gravi criticità e per questo ha deciso di sospendere pagamenti per ben 523 milioni di euro. Non lo diciamo solo noi, ma la Commissione europea. Il presidente Vendola, invece di attaccarci e appellarsi a fantomatiche strumentalizzazioni politiche, faccia un atto di trasparenza e renda pubblici i documenti dell’Ue in cui si spiega il perché dello stop ai pagamenti”. Così l’eurodeputata pugliese del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, risponde alle parole del governatore Nichi Vendola in merito alla sospensione, resa nota dalla stessa D’Amato, di 523 milioni di euro di pagamenti che l’Ue avrebbe dovuto erogare alla Puglia per progetti realizzati nell’ambito dei fondi strutturali 2007-2013.
“A differenza di ciò che dice Vendola – continua – l’interruzione e la sospensione dei pagamenti non è una ‘prassi normale’ ma è in realtà una procedura avviata solo laddove vi siano ‘carenze significative nel funzionamento dei sistemi di gestione e di controllo’, tali da compromettere ‘l’affidabilità della procedura di certificazione dei pagamenti e per le quali non sono state adottate misure correttive’”.
In altre parole, continua D’Amato, “la Puglia non solo non ha controllato adeguatamente la spesa di mezzo miliardo di fondi europei, ma non ha adottato le opportune contromisure. E stiamo parlando di una vicenda segnalata da Bruxelles già nel luglio del 2014”.
“Invece di insultare e gridare al complotto – conclude l’eurodeputata M5S – perché Vendola non ci spiega esattamente quanto contenuto nel provvedimento di interruzione della Commissione? A noi non interessano le polemiche strumentali, ci interessa la trasparenza e la corretta informazione ai cittadini pugliesi. Oltre all’uso virtuoso di risorse che dovrebbero servire a promuovere sviluppo e occupazione”.


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